Dune

E dopo la miniserie, affrontata per l’incapacità di capire i primi minuti del film (e dopo aver visto distrattamente un’altro film), ecco il primo adattamento del libro di Frank Herbert, dato in mano a forse un non tanto famoso David Lynch, che aveva fatto sia The elephant man, sia Erasehead. Qui il suo universo personale si espande: già si vedono le visioni personali dei protagonisti, si sentono le voci che richiamano i film più recenti. Poi, la messa in scena: rispetto al remake serializzato è tutta un’altra cosa, e le scenografie sembrano curatissime; gli effetti speciali non sembrano poi quelli dei primi anni ’80, anche se lo scudo personale è figlio della tecnologia di allora. Nel cast diversi italiani, come Silvana Mangano (!!!), ma soprattutto la mano di chi osa sempre in imprese del genere, quel Dino De Laurentiis che ci ha fatto spesso sognare.

Ah già, nel cast c’è anche Patrick Stewart, e da qui in poi dubito sulla sua reale età.

8 pensieri su “Dune

  1. A me Dune di Lynch era piaciuto dalla prima volta che m’è capitato di vederlo, e nel cast c’è davvero un miscuglio di interpreti che avevano un passato, come la Mangano, e altri che avevano un futuro, come il protagonista, con Lynch in diverse altre opere (anche Twin Peaks!), e perfino Stewart/ poi Capitano Picard… : :D è vero…sembra sempre uguale nei decenni!!!

    • Bentrovata Dea. Con la cinefilia che avanza, con il contributo di voi che mi date nuovi stimoli sempre e comunque, ho apprezzato finalmente anche questo film. Ora danno Twin Peaks su Steel, ma non voglio registrarlo. Mi spieghi perché???

      P.S. Cara Dea, cerca di essere meno silenziosa e di aggiornare il tuo blog più spesso. Vai oltre l’essere la ragazza dei sogni, sei quasi una figura mitologica nella mia blogroll, tanto che non ricordo se ti ci ho inserito. Ora vedo se scrivi altrove…

  2. Avrai le tue ragioni per non aver voglia di registrare Twin Peaks! :D
    E sì, sono diventata una figura mitologica davvero, sono sparita! Finché recentemente non sono stata riportata nel mondo reale da accadimenti improrogabili.
    Prometto, prometto, venerdì ho ricominciato a scrivere con l’intento di farlo regolarmente per quel che mi è possibile, giuro! Hai ragione, il blog abbandonato fa pena.
    Mi sono sbellicata a leggere le pagine sui film della tua vita e la marea di registrazioni… e poi…come hai fatto a contare i film che hai visto? Che poi tanto, per quanti se ne vedano, poi si scopre sempre che ce n’è un mare, anche vecchi che non abbiamo mai visto… chissà se basta una vita. Ciao!

    • Mi sa che hai ancora tanto da scrivere, e come me non hai finito di guardare film: comunque ci resta la sala, se smettessimo di guardarli davanti alla tv.
      Non ho proprio contato i film che ho visto: la mia vita in film è frutto della memoria, mentre quelli che ho visto negli ultimi 10 anni, con un sacco di “repliche”, li ho inseriti in un foglio elettronico.

  3. Bello il riferimento a De Laurentiis: lì per lì mi ha lasciato perplesso, ma ripensandoci sia lui che Ponti che tutti gli altri produttori facevano una cosa che non si fa più da molto tempo: con gli incassi dei film “di cassetta” pagavano i film belli dei grandi autori che non avrebbero mai ripagato le spese, ma che era bello avere in catalogo. E intendo Vittorio De Sica, per esempio: che faceva sì le “marchette” come suo figlio, ma poi faceva anche Miracolo a Milano, Il giudizio universale, Ladri di biciclette… e con quei film andava a vincere gli Oscar.
    Come funziona oggi? Che si fa “Vacanze di Natale XXX”, ed è finita lì.
    E quindi, mi associo a quello che hai scritto.

    • Ogni tanto, ma solo ogni tanto, esportiamo qualcosa di buono, che supera gli Oscar per il Miglior film straniero. Dino ci lascia film non dico importanti, ma dove si doveva mettere un bel pò di soldi lui era lì: Flash Gordon, King Kong, ma anche I tre giorni del condor, Serpico…chi l’avrebbe mai detto…).

  4. Dimenticavo: Patrick Stewart ha 302 anni. L’ho infatti sentito una volta lamentarsi: “se fossi nato prima, avrei conosciuto Shakespeare…”
    :-)

    • Dea, tu che sei appassionata di Star Trek…non ti sembra sempre uguale negli anni? Come Ben Kingsley, che da Gandhi in poi è sempre lo stesso?

Rispondi a agegiofilm Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.