Halloween – La resurrezione

C’è un diritto sancito da Daniel Pennac, quello di interrompere la lettura di un libro, regola che dovrebbe valere anche per un film. Già il titolo doveva farmi dubitare: quando si parla di resurrezione per un personaggio come Mike Myers vuol dire che si è a corto di idee. Poi c’è la famosa trilogia di Scream, che all’epoca aveva riscritto il genere, ridisegnato i personaggi, i modi con cui si viene uccisi, la suspense.

Dopo un bel incipit, che dovrebbe riprendere la mitologia della saga, a questo punto più longeva di tutte, con la sorella del serial killer rinchiusa in manicomio che aspetta il fratellone. Ci siamo, dico io, non ho fatto male a saltare una ventina di film. E invece si manda tutto a puttane, con il divismo, con il gadgetone del millennio, con i soliti protagonisti studenti all’università. Mi sono fermato alla spiegazione dell’uso del marchingegno figlio di internet, ossia la webcam, ma l’unico mistero che rimarrà è sulle modalità con cui muoiono le vittime: chi sarà il primo, il produttore dello show oppure l’odiosa rossa? O Tyra Banks???

Ieri ho interrotto la visione di Amytiville possession, e questo dovrebbe dimostrare che il genere non è tra i miei preferiti, almeno quando si tenta a tutti i costi di proseguire vicende che muoiono di consunzione, di boxoffice, di produzione ostinata. No, non ci siamo…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.