American graffiti

I più vecchi di me spenderebbero tante pagine, o meglio tanti byte per descriverlo. Io non ricordo perché l’ho visto la prima volta, però meritava un’altra occasione, visti i saggi che ha meritato in quasi trent’anni di quasi culto.

Ognuno ha il suo film generazionale, l’ho già detto, ma qui si va quasi oltre: cos’è meglio, il giorno dopo la maturità scolastica, oppure quello che precede la vita universitaria? Lucas, si, proprio lui, quello di Star Wars, chiama a raccolta alcuni giovani che raccontano una notte d’estate, tra bionde favolose, lupi solitari (quello originale?), macchine truccate, coppie malassortite e prospettive rivalutate. Poi c’è Richard Dreyfuss, una delle più belle facce di New Hollywood, nel ruolo migliore, anche se lo ricordavo più furbo e scaltro. La colonna sonora è da culto, anche se ricorda quella di Stand by me – Ricordo di un estate, dato che mi provoca diversi dejavù.

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