Juno, dal Cineforum

Prima de La sposa cadavere, in tv questa sera, ma anche online nel Cineforum, abbiamo visto Juno.

Primo esperimento effettivamente autunalle del progetto, dato che l’estate ci ha lasciato almeno temporanemente, e praticamente il tête-à-tête che c’è stato tra me e Cecilia.

Sono arrivato in ritardo, e mi sono perso l’inizio del film (recuperabile appena La5, canale del digitale terrestre lo riproporrà in un futuro neanche lontano), e la pubblicità di Canale5 non mi ha distratto più di tanto (avete visto Sbirri? E lo spot che girava?). La domanda sorge spontanea: come può il canale per famiglie di Mediaset proporre un film che distrae le masse alla grande? Prima una sedicenne che rimane incinta, poi il ritratto della protagonista, poco meno che scurrile (e il bollino com’era? Non ricordo…), e un linguaggio che rasenta il torpiloquio. Poi il genitore adottivo, il marito che se ne và prima dell’arrivo del fagiolo, non è esattamente un esempio da seguire.

Diablo Cody su Canale 5 quindi. Se avete visto almeno la serie che ha scritto, United States of Tara, immaginate la scrittrice, che qui scrive dialoghi e battute veramente godibili, a partire da quelli di Ellen Paige, una ragazza moderna, non si può non ammetterlo, e una famiglia che riesce pure ad ironizzare. Poi c’è il padre naturale, del quale un amico si chiede se sa che è suo figlio, interpretato da un attore che mi pare sia diventato di culto. E la scuola, appena abbozzata…

Eravamo davanti ad un bel film, non c’è scampo, ma l’estemporaneità ha preso il sopravvento.

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