100 verità – Il film più sopravvalutato del mio regista preferito

Data la mia attuale vis polemica, dato che mi voglio assolutamente fare del male, riprendo in mano i post delle 100 verità, lista che ho scritto qualche tempo fa e che ho promesso sarebbe stata oggetto di post dedicati settimanali.

Amo Il padrino, dai primi minuti al finale del terzo capitolo, assolutamente spettacolare e paurosamente vicino alla nostra storia. Recentemente ho poi amato Peggy Sue si è sposata, ma anche L’uomo della pioggia. Ricordo New York stories, che aspetto in tv, e Tucker – Un uomo e il suo sogno è quanto di meglio si possa vedere per capire l’America. Ricordo con emozione Giardini di pietra, mentre aspetto l’occasione buona per vedere I ragazzi della 56a strada.

Un sogno lungo un giorno è strano, ma è storia del cinema, come lo è Apocalypse now, che per la produzione merita davvero un Oscar. Solo per questo però, perchè non l’ho mai capito abbastanza. Marlon Brando ad esempio, quanto ci avete messo a comprendere il significato delle sue parole nel finale? Poi il genere di guerra è l’ultimo arrivato per me, che prima non amavo assolutamente, e il Vietnam è una pagina che pochi hanno saputo affrontare in modo efficace. Tra l’altro Coppola ci ha riprovato con Giardini di pietra, e alla seconda visione mi metterò pure a piangere, lo scommetto.

Manca un film all’appello tra quelli visti, quel Dracula di Bram Stoker che prima amavo, poi piano piano, mi sono accorto, non faceva per me. Troppo lontano da Coppola, neanche riconoscibile se non per le sue risapute disavventure economiche, nate tra l’altro dal film delle prossime righe. Un passo falso quindi, ma, escludendolo, posso dire che:

Il film più sopravvalutato del mio regista preferito è Apocalypse now.

Il vostro invece?

8 pensieri su “100 verità – Il film più sopravvalutato del mio regista preferito

  1. WOW… che coraggio caro mio!
    Francamente non concordo su Apocalypse Now, ma apprezzo moltissimo il tuo post. Mi sembra un’ottima idea, quella di smitizzare un pochino ciò che di solito viene considerato intoccabile. La mia lista di film sopravvalutati è lunga un km.
    Bravissimo!
    Continua così.

    • @ Houssy: Ogni tanto trovo qualche film incomprensibilmente di culto, o perlomeno apprezzato da molti. Ci vuole tanto coraggio per Apocalypse now, mai capito totalmente, ma, ripeto, le vicende che stanno intorno ad esso, dalla produzione alla biografia del regista, è cinema puro.

  2. io sono stato fortunato: quando è uscito “Apocalypse now” avevo già letto “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad. Il soggetto è identico, l’unica differenza importanza che ci si sposta dall’Africa di inizio ‘900 al Vietnam degli anni ’60. Conrad è uno dei più grandi scrittori in assoluto, non so se hai letto Lord Jim o Linea d’ombra…(per Linea d’ombra basta anche la prima pagina).
    E poi conoscevo già Jim Morrison e i Doors, ma questa è una cosa in più, non essenziale.

    • @ Giuliano: I libri…dovrei dedicare un blog alle riduzioni che hanno subito, ma anche un lustro a leggermi i romanzi dalla fine dell’800 in poi. E’ un sogno che potrei realizzare finito di vedere i film che ho ancora in archivio.
      Certe scene di Apocalypse now piacciono anche a me, anche se la Cavalcata delle valchirie è poco “adatta” alla scena del bombardamento, un apoteosi della violenza, con l’aggiunta di ironia un pò fuori contesto.

  3. Ho letto con interesse il tuo post, ma confesso di non saper rispondere con precisione alla tua domanda, amo tutto il cinema, soprattutto il genere thriller, fantascienza, drammatico e horror, più che una singola pellicola sopravvalutata potrei azzardare a segnalare quel certo filone super catastrofico e improbabile che ci propinano a più riprese, specie nel periodo estivo!

    Amiamo entrambi il cinema, ti invito a visitare anche il mio blog.

    • @ Tiziana: Quello è cinema da intrattenimento, fatto per andare in tv, niente altro. C’è stato un periodo in cui Dante’s Peak, Vulcano, e tutto il genere era tra i miei preferiti. Poi, piano piano, grazie anche a voi blogger, ho iniziato a farmi una cultura cinematografica, o perlomeno a evitare e aspettare in tv altri film.

  4. Posso aggiungere una cosa, senza sembrare noioso? (alle volte mi sembra di dire troppe cose…).
    La cavalcata delle Walkirie (atto terzo scena prima, “Die Walküre”) è un brano lugubre e potente: le valchirie portano i cadaveri degli eroi morti. Nella mitologia nordica, le valchirie appaiono agli eroi quando stanno per morire, e li portano poi nel Walhalla, accanto agli dei.
    Richard Wagner scrive questo brano pensando a questo, Coppola (figlio di un orchestrale che lavorò con Toscanini) lo sa e lo usa nel senso giusto, nel senso lugubre. (la Walkiria protagonista infatti si ribella alla morte di Siegmund)

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