Normale, ritengo normalissimo rinunciare a certi film visti troppe volte, che almeno stancherebbero gli occhi se rivisti un’altra volta. A volte quindi ti chiedi perché li conservi, altre volte sono retaggio della “vecchia” passione per il cinema, e, ancora, ci rinunci se le aspettative passate erano troppo alte, e/o la delusione è cocentissima. In qualche caso poi la conservazione è dovuta solo per potersi attribuire l’aggettivo di “cinefilo”. Questi sono i titoli che ora come ora non riesco a conservare, per le ragioni sopra citate, tutti presi dalla prima Top 100 compilata qualche secolo fa:
La vita è bella, Chicago e American Beauty…non si possono buttare!
E invece si!!! La vita è bella ormai è stravisto, Chicago è un musical, quindi insopportabile a priori, mentre per American beauty è oggetto di una ultima, definitiva riconsiderazione.
Sono d´accordo su American Beauty. Ma ti chiederei un parere su Forrest gump: io non riesco piú a vederlo dal 1999.
Non so se salvarlo o meno: ha attraversato la mia vita, ma ci sarà tempo e modo per ragionarci sù. Qui la mia ultima recensione: http://gegio.wordpress.com/2009/03/20/forrest-gump-2/