Inception 1.2

Inception 1.1.1

Inception non è ancora passato davanti ai miei occhi per la seconda volta, ma voglio scriverne, perché le interpretazioni, gli spunti e il casino che ha messo sù sono impressionanti. (Da DanMartin, ragionevolissime considerazioni, tutte quante, quelle fatte nel suo post)

“E’ noioso”, “Andate al cinema con i tappi alle orecchie (per la colonna sonora, ndr)”, “E’ senza capo né coda”, ecc. ecc.

Sono stato lontano dal pc per un pò di giorni, in cui non ho assolutamente riflettuto sul film, anche se ogni tanto tra amici ricomincia la discussione sul film. Naturalmente lo spunto sono i sogni, il sonno, cosa universale, più o meno: anche se non ce li ricordiamo, i sogni, frutto della fase REM del sonno, ci sono, altrimenti non avremmo modo di non impazzire. Spero di aver riconsiderato pure io tutto ciò che ho visto nelle due ore e passa del film, anche se gli spunti sono ancora moltissimi.

(Un merlo canterino):

Non è un film che sorprende…e non sorprende neanche perché  è familiare – almeno a chi, al mattino,  si ricorda i sogni  –  la sensazione inquietante che si prova al risveglio, la difficoltà a distinguere tra sogno e realtà, a separare le architetture virtuali da quelle vere e dalle ricostruzioni basate sui ricordi.

Chi non si sveglia ben riposato dopo aver cercato di manipolarli???

Anche se, per Luigi Locatellli

Ma tutto rimane in superficie, i rimandi alla psicanalisi, freudiana e junghiana, sono risibili, poco pertinenti e del tutto esteriori, come di chi si sia fatto un corso accelerato in materia leggendo qualche scheda su Wikipedia. Nolan ruba qua e là qualcosa dalla terminologia psicanalitica (inconscio, proiezione, inconscio collettivo, senso di colpa) ma nulla coglie della freudiana interpretazione dei sogni: secondo la quale la dimensione onirica esprime sì l’inconscio, ma lo fa attraverso depistaggi, simbolismi, operazioni di camuffamento, dunque attraverso enigmi che vanno decrittati e interpretati.

In effetti Nolan non ha approfittato di queste cose, ne sarebbe uscito qualcosa di ancora più interessante.

Tomobiki invece ha notato invece questo:

Naturalmente è da sottolineare l’evidente parallelo fra il funzionamento del mondo dei sogni e il linguaggio del cinema: grazie al montaggio, infatti, anche in un film – proprio come in un sogno – i personaggi possono ritrovarsi di colpo in un ambiente diverso senza che venga mostrato come ci siano arrivati, oppure il tempo può scorrere in maniera alterata o non lineare.

Grazie a Tomobiki per la cinefilia assoluta, quell’amore per il cinema che Inception fa rinascere rigoglioso, anche se per lui non è un film perfetto.

Riparto quindi dalla trama. Per Shabofly

Molti dei film complicati degli ultimi anni sono basati sul device di un narratore inaffidabile e sui parti della sua mente alterata

e gli devo dare ragione, anche se gli esempi mi mancano al momento. La trama è l’oggetto delle più grandi speculazioni, dell’alta considerazione nata per Inception: in un film qualsiasi c’è una linearità del tempo, ma Nolan, eccetto forse per Il cavaliere oscuro, non bada alla forma, anche se il solito, imperante incipit degli ultimi tempi richiede un flashback d’apertura, che a posteriori sembra una bella furbata. Lascio perdere per il fascino di (quasi) tutto il resto.

Anche i più scettici, anche coloro che si sono mossi come me per i 3 euro del biglietto, sono caduti nella trappola, ed è un pregio del film, quella “sospensione dell’incredulità” che pochi sanno usare ai massimi livelli (Spielberg, mi viene in mente il primo Spielberg), anche se si parla di americanate, soprattutto in un film d’azione. No, qui andiamo oltre, e senza forse tanta fatica, non si arriva al finale delusi, anzi, la parte migliore, dato che è apertissimo, che spalanca le porte al seguito, Incepition 2, già annunciato almeno dalla Warner Bros, anche se Nolan credo abbia esaurito almeno la forza di farlo.

Questa volta sono parco di spoiler, e ce n’è veramente motivo se ho  intuito fin dalla partenza della produzione che NON SI DEVE ASSOLUTAMENTE LEGGERNE, anche se sono l’ultimo blogger a parlarne da quel lontano 24/9, giorno di uscita in Italia. D’altra parte dovrebbe mancare anche poco tempo all’uscita del dvd, se non vogliono spolpare il film fino all’osso; io mi prendo l’edizione più sontuosa, da almeno due dvd, perché gli extra saranno tantissimi (magari ci scappa pure la trottola nella confezione), e i contenuti nascosti ne faranno qualcosa di paragonabile a Matrix, l’unico film con cui poterlo paragonare al momento,

Il Veridiano scrive addirittura:

Inception è un film perfetto, e non per ragioni tecniche, di trama o di regia, ma perché segna un punto di svolta culturale, come lo fu il Dottor Stranamore, Arancia Meccanica, Apocalypse Now e The Matrix.

almeno per le “cose non dette”, ma io mi limito al succoso acquisto che devo fare, assolutamente. Altre citazioni, come succede in ogni film del genere (penso ad Avatar, per il quale tutti hanno visto tutto), le ha trovate DanMartin:

Christopher Nolan si è ispirato a “2001: odissea nello spazio”, “Blade runner”, “007”, “Matrix”, “Modern Warfare 2” e alcuni suoi lavori precedenti.

A questo punto non posso che notare la presenza massiccia di film di Stanley Kubrick, maestro in cose del genere, e  capisco l’interesse di chi mi voleva trascinare al cinema durante l’esplosione del fenomeno, perché basterebbe dare un’occhiata ai video su Youtube per percepire la popolarità di Inception.

Ora, come da copione, dovrei parlare di premi, ma gli Oscar sono lontani, e di solito si prendono la briga di lodare solo i film usciti a ridosso delle nomination. Credo che Inception meriti molta attenzione, perlomeno per i soldi che ha fatto fare, se non per il coraggio nel farlo (a proposito: ma i produttori non vengono mai premiati dall’Academy???), se non per l’argomento così popolare, trattato però in modo sublime. Nolan ha ancora tanto da dire, da scrivere, per stupirci altre volte, e credo che Batman 3 (che brutto titolo però tra le notizie, riduttivo e offensivo verso i film degli anni ’90…ah già, è diventato The Dark Knight Rises) venga fuori con altissime aspettative, forse talmente grandi da rovinare la festa, da non spingerci più al cinema come spero stia ancora succedendo per Inception.

Vorrei chiudere rispondendo a Cinlarella, ma ritengo più giusto tenermi per me il bicchiere mezzo pieno, dato il coinvolgimento che Inception riesce a dare anche dopo essere usciti dal cinema. Vorrei anche conservare le mie idee per il probabile seguito, in cui credo verranno svelati molti misteri, in cui ne verranno fuori degli altri, questo spero perché Lost…che paragone riesco a fare eh, l’unico non fatto da troppe persone?!?!?! D’altronde è l’unico film che riesce a destabilizzare lo spettatore come la serie di Damon-Lindelof, rimasta nel cuore anche nel finale.

Volevo piuttosto chiudere con la risposta alla famosa domanda di Gigi Marzullo, per cui veramente, decisamente

I sogni aiutano a vivere meglio

Anche se Pompiere non è assolutamente d’accordo.

5 pensieri su “Inception 1.2

    • In effetti dopo tutte le parole, le discussioni, un “ipertesto”, come si usava almeno 15 anni fa, su Inception finire il post con Marzullo è stato sconvolgente, ma devo dare ragione a Gigi. Spero non venga chiamato in causa da Nolan per il prossimo film della serie (penso ad una trilogia, ma è piuttosto prematuro) altrimenti Somewhere della Coppola sembra un filmetto di serie B.

  1. “Molti dei film complicati degli ultimi anni sono basati sul device di un narratore inaffidabile e sui parti della sua mente alterata”

    Se vuoi degli esempi: Fight Club, M’ama non m’ama, L’uomo senza sonno, Memento stesso, Two Sisters, Spider, secondo alcune interpretazioni anche Donnie Darko e The Jacket.

    Mi sono occupato di queste cose ;)

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