L’orrore!…l’orrore!

Ho da poco terminato un ciclo di film che comprendeva storie di ebrei, generali, soldati semplici e varia umanità. Però sono arrivato alla fine con E Johnny prese il fucile, ambientato dopo la 1a guerra mondiale, ma mi sembrava un buon epitaffio sul non senso di tutta la nostra Storia, fatta anche di guerra, oltre che di progresso.

Il bello è che c’è ancora gente che usa “il metodo”, quello poco più vecchio della sorella della madre di tutti gli stupidi. Nessuno ha ancora capito che nella nostra storia, oltre ai ricorsi, si usa qualcosa di talmente vecchio che pochi se ne sono liberati. Non penso alla Svizzera, l’unico stato europeo non implicato formalmente nelle ultime guerre, ma di umani capaci di elevarsi dal progredire sistematico della nostra aggressività.

Ogni tanto, come in questi giorni, c’è una riunione della Nato. Ma se è morto il Patto di Varsavia, a che serve? Contro quali nemici si pone? Per non dichiararmi proprio caduto dalle nuvole devo pur ammettere che dietro ad ogni fucile, ogni missile, c’è un barile di petrolio, o una risorsa comunque preziosa, vitale per noi dei paesi sviluppati (spero non si arrivi alla guerra per l’acqua, altrimenti delle cose semplici come un atomo o l’idrogeno potrebbero rovinarci).

Io sono cresciuto negli anni ’80 della guerra fredda, poi vinta dal blocco occidentale, ma ogni tanto la bolla deve scoppiare, e c’è stata la prima guerra del Golfo. Avevo i miei dubbi sulla giustizia che doveva portare, fin dagli incendi ai pozzi petroliferi. Ero inorridito, come Kurtz, delle bombe chirurgiche, o come diavolo si chiamavano. Ero impaurito, ero incavolato, ero deluso dai miei coinquilini del pianeta Terra. Poi è venuto l’odio per le armi, e per la loro evoluzione: ricordo ancora una accesa discussione con un mio amico su dei nuovi aerei superintelligenti, superarmati, insomma uno spreco di soldi al quale non ci sottraiamo anche adesso.

Poi la disillusione…

Qualche anno fa poi è nata la mia passione per la 2a guerra mondiale, quindi via ai film di guerra, da Salvate il soldato Ryan in giù, fino ai documentari e a Bastardi senza gloria. Ora, vorrei parlarvi di ottimi soldati, di generali sanguigni, di invasione della Normandia, di Ardenne, ma a causa della Shoah e di Johnny c’è come un abisso nella logica dei nostri comportamenti: perché recuperare ogni tanto qualcosa di antico come la guerra, perché tutto è cambiato, tutto si è evoluto, ma non riusciamo a svincolarci dalle armi?

Volevo parlarvi di soldati che ridono nei momenti più improbabili, di tattiche, di spostamenti di armate, di sigarette usate come merce di scambio, di come certi film siano fedeli alla storia, di grandi produzioni, di sceneggiature mal scritte, di piccole grandi storie da quegli anni, di scene di massa, di grandi fughe, di ritirate, di lunghe giornate, anche se eravamo dalla parte giusta, anche se, se non c’era Hitler, non succedeva niente…Nessuno ha mai pensato che nel caso in cui quell’imbianchino non avesse fatto il pazzo in birreria, a Monaco (citazione da uno dei film visti), e nessuno gli dava retta… Ogni tanto sento parlare di percorsi alternativi della storia, nel caso il nazismo avesse vinto, oppure ci si pone la domanda affascinante: ti trovi davanti Adolf da giovane e puoi ucciderlo, tu che faresti?

Andiamo più a monte, per piacere, e domandiamoci se questa lista può esserci veramente utile per progredire come esseri umani.

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