La mia concezione di donna – Parte II

Dato che ci ho preso gusto a sintetizzare dai film la mia donna perfetta, continuo su questa strada, però prendendo come spunto le commedie, in ordine cronologico di uscita in sala.

La Claudia Cardinale de I soliti ignoti. Una qualsiasi infermiera di Mash. Diane Keaton da Provaci ancora, Sam, ma solo per le discussioni che potremmo avere. La redentrice da Amici miei, per salvarmi dall’inferno. Ancora Diane Keaton, però da Io e Annie, perché una così, dopo tanto tempo, non si sa mai che la ritrovi in giro. Una compagna di studi come Karen Allen in Animal House. Una ballerina da 1941 – Allarme a Hollywood, perché voglio imparare a ballare. Una turista come quella di Un sacco bello.

NON vorrei mai trovare l’ex di Jake di The blues brothers.

L’angelo di Tu mi turbi. La prostituta dal cuore d’oro di Una poltrona per due. La psichiatra di Zelig. Una che gioca a palla come Amanda Sandrelli in Non ci resta che piangere. Una da far rivivere come per Dr. Creator, a qualsiasi costo. Una che non scompaia come in Fuori orario. La ragazza che non sposerai mai, come per Kevin Costner in Fandango. Una ingenua come Mia Farrow in La rosa purpurea del Cairo. Una brava, bella, intelligente come Daryl Hannah in Roxanne. Una che si eccita se parlo dialetto, un pò come in Un pesce di nome Wanda. L’amica del cuore dovrebbe essere Sally…

Una come Laura Morante in Turneè. Una come Victoria Tennant che non si preoccupa se scrivo che sono annoiato sul vetro di casa, da Pazzi a Beverly Hills. Una delicata come Mercedes Ruehl in La leggenda del re pescatore. Una moglie assente da Scappo dalla città, per una breve vacanza “chiarificatrice”. Una che ascoltava la radio, come in Insonnia d’amore. Una da riconquistare ogni giorno, come in Ricomincio da capo, anche se ci rinuncio ogni volta. Una raccomandata da Einstein, come in Genio d’amore. Una che corre, scappa, esce, scompare, quindi non noiosa come la Jenny di Forrest Gump. Una con cui non ti devi sposare per forza, come Andie McDowell in Quattro matrimoni e un funerale. Una con un piccione sui capelli come Debra Winger in Forget Paris. Una spagnola come per Pieraccioni in Il ciclone. Renèe Zellweger in molti film. Una che ti fa la barba come Kyra Sedgwick in Phenomenon. Una come Michelle Pfeiffer in Un giorno per caso, ma solo per la borsa immensa. Un’altra amica come Julia Roberts in Il matrimonio del mio migliore amico, anche se studio un finale diverso. La cameriera sanapazzi di Qualcosa è cambiato. Martha da legare. Una come Natasha McEhlone in The truman show.

La seconda moglie di Luca Bizzarri in E allora mambo! La compagnona di Tentazioni d’amore. Una come Erin Brockovich, ma un pò meno tosta. Charlie da Alta fedeltà, ma solo finché non capisco chi è. Una sognatrice come Amelìe. La groupie di Almost famous. Può anche andare Bridget Jones, ma senza i mutandoni. Una incontrata come in Serendipity. L’attrice di S1m0ne. Emily Watson in Ubriaco d’amore. Keira Knightley in Love actually. Drew Barrymore come in 50 volte il primo bacio. E Kate Winslet, quasi sempre, da Eternal sunshine of the spotless mind a Romance and cigarettes. La Kirsten Dunst di Elizabethtown, ma anche la protagonista del film.

Una infine con la classe di Audrey in Colazione da Tiffany, e con il viso di Meryl Streep ne Il cacciatore, ma forse mi ripeto…

Continuo a non dimenticare le ragazze dei miei film preferiti, perché se li ho buttati non è certamente per loro.

4 pensieri su “La mia concezione di donna – Parte II

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