Quasi 2500 film visti e non sentirli – I registi

La parte più faticosa del post è stata quella di vedere quanti film hanno fatto i registi che ho più frequentato nella mia vita: esclusi cortometraggi, mediometraggi, film per la tv, qualche film a episodi, esclusi a priori quelli con meno di quattro film della lista, ecco i registi più visti.

In assoluto quelli che ho amato in tutti questi anni sono Steven Spielberg e Woody Allen, ma per il primo l’altra sera non ho sopportato che avesse prodotto anche Il grinta, mentre per il secondo so per certo di non aver visto tutto ciò che voglio, compresi i film drammatici, quelli bergmaniani. Appena sotto c’è Blake Edwards, forse perché ho visto tutti i film della Pantera rosa. Non poteva mancare Francis Ford Coppola, mentre anni fa avevo la fissa per i thriller di Brian De Palma, quindi ho recuperato molto di lui. I Coen sono sempre più motivo di curiosità, e negli ultimi anni, a partire da A blood simple, sono sempre contento di godermeli. Martin Scorsese è un atto di fede, mentre per Joel Schumacher ci sono sempre più interrogativi. Kieslowski è dentro per Decalogo, ma devo ancora vedere la trilogia dei colori. Ron Howard, John Carpenter, Mike Nichols, Barry Levinson…sono appena a 209 film dei 2500, ma ci metto dentro anche Eastwood, del quale sono orgoglioso di aver visto tutto ciò che ha fatto negli ultimi anni.

Mi vergogno invece di Hitchcock, Risi, Monicelli, Fellini, Wilder, ai quali dedicherò prima o poi delle pagine intere. Non mi vergogno di non aver visto Parenti e Vanzina a sufficienza, anzi, guardando la filmografia del primo avevo le vertigini per dove ha ambientato i suoi film negli ultimi anni.

Ok, ora rapporto i film visti alle intere filmografie, e sono rimasto sorpreso di vedere in testa due registi imprevisti: Cameron Crowe e Guy Hamilton, dei quali ho visto praticamente tutto. Del secondo non ricordo però assolutamente cosa mi è passato davanti agli occhi, quindi faccio una ricerchina…no, ho sbagliato, non ho visto molto, devo aver letto male Wikipedia. Stephen Hopkins si, ogni tanto ricapita che lo riveda, ma preferisco i Coen, Tarantino, Lucas, Lynch, Kubrick, Leone, e poi, si, Cameron, James questa volta. Ivan Reitman è dentro per la storia delle commedie, come Mel Brooks, ma forse quella volta che Jan De Bont nei ’90 faceva qualcosa al cinema non mancavo. Danny De Vito e Penny Marshall, come mai siete in lista? Capisco Raimi, Fincher, passabile anche John Woo, ma Michael Bay, perché passare tante ore perse così? Se ci aggiungo pure Pieraccioni mi rendo conto che ormai per certi registi non ho più tempo, ma queste sono testimonianze di una vita passata sui film. Tim Burton c’è, anche se ho sempre più motivi per criticarlo. Gus Van Sant, anche se non so perché lo seguo, Cimino, Stone, e due terzi della filmografia di Nolan. C’è pure il trio Zemeckis-Scott-Levinson, ma stiamo andando verso la metà delle filmografie viste.

Già che c’ero da Wikipedia ho preso le date di nascita di diversi registi, cosa che farò anche con gli attori, e ne festeggerò i compleanni.

Curiosità per gli appassionati di astrologia: la maggior parte dei miei registi preferiti sono dello Scorpione o del Leone.

6 pensieri su “Quasi 2500 film visti e non sentirli – I registi

  1. Quello che non mi piace de “La sposa cadavere” è la colonna sonora, ma quella è responsabilità di Danny Helfam (apprezzato moltissimo in “The Nightmare Before Christmas” e altri film).
    La storia è deliziosa, il ritmo e la semplicità sono quelle giuste per una favola.

    Perchè Tim Burton dovrebbe fare un film di guerra (che palle! li odio!) o una commedia sentimentale (come se non ne fossimo già invasi!)? Burton è un freak e chi meglio di lui può raccontare i suoi simili? Se non lui chi altro? Ha creato è sta percorrendo una strada del tutto originale! Quel modo di fare cinema è solo suo. Questo me lo fa amare tantissimo anche se non necessariamente mi piacciono tutti i suoi film.
    Se tu confronti Burton con Burton è ovvio che si ripeta, le sue idee sono quelle. Ma se lo confronti con il resto del mondo, non c’è nessuno come lui.

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