Uno su dieci (3)

Come nel primo post: ne vedo 10 e ne salvo 1, che va direttamente in Top 200.

Exodus: 7, e pensare che la prima volta non sono andato oltre la mezzora iniziale. Un buon tentativo per farci capire gli ebrei dopo l’Olocausto.

Volevo solo vivere: un documentario con le testimonianze degli ebrei italiani deportati nei campi di concentramento. Dovevano trasmetterlo però in prima serata, non a notte fonda. 7

La battaglia di Algeri: film coraggioso, per le vicende che sono seguite alla produzione, ma anche per il taglio documentaristico, per la fotografia. 7.

Hotel Rwanda: a parte i massacri, a parte il personaggio principale, ciò che mi ha colpito è l’indicazione dell’etnia sullac carta d’identità: se questa cosa era vera, beh, vuol dire che in Sudafrica si stava meglio con l’apartheid? 6+.

No man’s land: l’assurdità di una delle ultime guerre, con contorno di giornalisti e scaricabarile. 7.

Detenuto in attesa di giudizio: hanno scelto Alberto Sordi per il ruolo di protagonista, e ciò fa virare il genere del film da drammatico a grottesco. Non so se è stata una buona idea…6-

La parola ai giurati: ambientazione, montaggio, interpretazioni, cosa salvare? Tutto direi. 7++

Inland empire: Lynch all’ennesima potenza immaginifica. Farò un’altro tentativo per arrivare alla fine del film, questa volta non ce l’ho fatta. 5.

Strategia del ragno: 4, inappellabile.

A 30 secondi dalla fine: non ricordavo fosse ambientato in Alaska, ma in Russia (anche se i nomi dei personaggi dovevano farmi dubitare), e non sapevo fosse tratto da un racconto di Kurosawa. Una certa nostalgia per uno dei primi film visti in vita mia, ma col passare degli anni direi che è un prodotto medio. 6.

Il film da salvare è La parola ai giurati, del quale sono curioso di vedere il remake di Mikhalkov, 12.

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