Il giorno delle liste – Uno su dieci (9)

Da qualche giorno mi dedico al genere crime: invenzione di IMDB o genere non considerato in Italia? A volte poi l’aggettivo rovina la visione di un film.

Il caso Thomas Crown: McQueen in gran spolvero, ricco, ladro e con gli inseguimenti d’auto di rito. Ricordo un particolare del film: gli attimi dedicati al terminale, primi approcci al computer con schermo del cinema. 6

Cotton club: ormai per me è impossibile arrivare alla fine di questo film. C’ho provato diverse volte, ma Coppola per me ha fatto solo Il padrino, Apocalypse now e pochi altri film. 5

Easy Rider: il ’68 per Peter Fonda, Jack Nicholson e Dennis Hopper, irriconoscibile con capelli lunghi e baffi. Salvo la colonna sonora, bellissima, e il sogno, o meglio il viaggio con l’LSD del prefinale. Un’altra lacuna colmata comunque. 6 1/2

I protagonisti: metacinema secondo Altman, e se pensate che l’ingorgo di personaggi e dialoghi dura due ore salverei qualcosa in più del piano sequenza iniziale. 7

Il buio nella mente: altro film da vedere assolutamente, che potrebbe fare il paio con Thelma e Louise, ma all’europea, con protagoniste due ragazze un pò meno integrate, o più borderline, vedete voi. Ora capisco perché nel Torneo si voleva premiare Isabelle Huppert. 7

Il postino suona sempre due volte (1981): volevo capire perché è “adult content” per Studio Universal, ma di sesso non ce n’è poi tanto. La scena più famosa è però veramente hot, e Jessica Lange era splendida a 34 anni. Altro film rovinato dall’attribuzione al genere Crime. 6

Il processo: Orson Welles, prima o poi dovevo andare oltre a Quarto potere, ma qui mi sono fatto del male, non avendo mai letto il libro di Kafka e ostinando una visione piuttosto distratta. Lo salvo per altre occasioni.

King of New York: Fishburne, Buscemi, Snipes, tutti giovani e al servizio di Ferrara e Walken. Anche qui visto distrattamente, ma la prima volta e basta. Ora capisco la sua mezza aura di film cult. 7

Thelma e Louise: obbligatorio rivederlo, mi dicevo, per capire Scott, gli anni ’90, le citazioni che si sprecano sulla coppia protagonista. La loro ribellione però è stata superata in mille modi diversi. 5+

Leon: come scritto sopra, ma c’è anche un voto assurdo dato dagli utenti di IMDB, un 8,6 che dovrebbe incuriosire. E difatti mi stavo perdendo nel primo tempo, con momenti di gran goduria, tra Renò, Portman, Oldman, colonna sonora, montaggio, fotografia, e un regista solamente qui in stato di grazia. 7 1/2

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