Lost – Seconda stagione – Seconda parte

C’è solo una stazione Dharma attiva, checché ne dica Locke. Desmond non torna che per il finale. C’è solo uno degli Altri…Credevo fosse la stagione più dura, visti i presupposti, ma l’ho riconsiderata. Certo, all’inizio credevo fosse la migliore, e la coppia Michael-Walt risultava sempre più insopportabile, ma la stagione va in salire: Desmond torna, con il whiskey e una barca; Mr. Eko ha un incubo bellissimo, che lo fa entrare nel bunker; Locke si convince che lo stanno prendendo in giro, e non vuole più premere il pulsante Execute; quattro persone sono state portate davanti al Capo degli Altri, un Benjamin Linus al quale non daresti una cicca usata quando lo beccano (a parte nel finale di una puntata), e si compone il triangolo amoroso di Jack, Kate e Sawyer, forse una delle cose che non ho mai sopportato della serie. Hurley invece lo lasciano andare, con un dolore pazzesco già manifestato nelle ore prima. Libby era un personaggio importante della stagione, dal manicomio alla barca di Desmond, ma lei e Ana Lucia sono state fatte fuori dalla produzione per colpa di alcune notti brave delle attrici. Sono d’accordo a metà, speravo in un’uscita di scena della poliziotta almeno più cruenta.

Il cielo diventa viola, si vede un piede con quattro dita, Desmond e Locke sono morti… forse, e già qui potevano iniziare i dubbi dei fan di Lost.

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