Mangiati vivi!

Mi raccomando, col punto esclamativo finale, pensavo durante la visione del film. Non che mi annoiasse, ma certe volte l’attenzione si sopiva, e qualche scampolo di trama mi sfuggiva. E’ il cinema di genere italiano, baby. Quello che devo in qualche modo approfondire del resto, quello che qualcuno ancora ci invidia. Umberto Lenzi…Forse Hollywood party ne ha parlato di recente (nuovo imprenscindibile programma radio da seguire. Sono alle puntate di agosto però), forse Tarantino ce lo invidia, forse Nocturno, la rivista, lo cita due per tre, ma io, da buon appassionato di cinema aspirante cinefilo, dovevo capire…La trama, come l’ambientazione, è abbastanza esotica per il nostro cinema. I protagonisti sono presi qua e là, in giro per il mondo, dalla Janet Agren a Robert Kerman e Paola Senatore. Gli effetti speciali sono un pò alla carlona, come il montaggio e la colonna sonora. Perché registrarlo quindi? Il motivo sta tutto nel titolo, affascinante se pensi che l’ha diretto un italiano. IMDB ha ragione, non gli darei più di 5.

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