La città verrà distrutta all’alba (2010)

Chi troppo vuole, nulla stringe. Oppure: il troppo stroppia. Come succede spesso le intenzioni, i desideri cozzano contro la realtà, e il megaciclo dedicato all’horror, nel giorno che più gli si addice, è diventato una chimera. Ho lasciato questo film a metà, per problemi che mi hanno allontanato dai blog. Mi tocca ricominciare a guardare i film seguendo la data di uscita.

Un film di Romero? Sicuramente prodotto da lui. Ci sono gli zombie? In parte, forse. Il titolo originale è Crazies, e non so chi sia più pazzo tra i contagiati dal virus o i militari, che adottano infine una soluzione estrema per contenere la minaccia. I protagonisti sembrano sani, o almeno uno di loro, ma mi aspettavo la sorpresa finale, quella che viene solo accennata, indotta dalla fuga verso un’altra città dei sopravvissuti. Il film è stato proposto da Cinema Max di Sky, come il sottogenere, inventato forse per loro, delle pellicole movimentate. Anche un autolavaggio diventa teatro di una scena spaventosa, luogo che reputi sicuro, ma che nelle mani del regista entra nel novero dei luoghi in cui non entrare ad Halloween. O forse sto esagerando? Mi viene da riassumere tutto con le paroline “bellino, dai”, ma a parte l’uso dei vezzeggiativi posso dire che del genere horror, dei film recenti, riuscirei a sopportarlo un’altra volta. Meglio: vado sull’originale.

Uscito il 23/04/10.

 

2 pensieri su “La città verrà distrutta all’alba (2010)

  1. Come horror non mi era dispiaciuto, ma non avevo visto l'originale.
    Senza dubbio mi aveva messo voglia di recuperarlo, anche se mi dicevano non fosse nulla di che, molto lento e molto condannato dall'usura del tempo…

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