Bronson

Parte con l’annuncio che si tratta di una autobiografia, e te lo dimentichi fino al finale. Perché è tutto talmente grottesco, quasi sicuramente romanzato, che Charles Bronson è per molti solo l’attore, non un carcerato praticamente a vita, il più famoso in Inghilterra (a questo indirizzo la pagina di Wikipedia Eng). Un personaggio così sembra tirato fuori direttamente dal primo Tarantino, ma il modus operandi è quello di Arancia meccanica. Il tono del film, diretto da Nicolas Refn, quello di Drive, in alcuni momenti porta a domandarsi se ridere o impressionarsi; Tom Hardy, l’attore protagonista, non permette nemmeno di parteggiare per lui; la divisione del film in fatti e set teatrale con l’assolo del personaggio non aggiunge grandiosità al film, anzi ci si domanda non se fosse giustificata la sua carcerazione nei manicomi criminali, ma per quanto tempo dovesse rimanerci dentro.

Spero sia per buona parte frutto della sceneggiatura, spero non ci sia molto del vero Michael Peterson…

Uscito il 18/2/10.

Visto anche da Ale55andra.

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