Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere… nella vita non c'è una trama. (Groucho Marx). Kirk aveva torto dicendo che io non sapevo dove finisce un copione e dove comincia la vita. Un copione deve avere senso, la vita no. (Da La contessa scalza).
Verità 75: il miglior adattamento da un libro. Eh si, per cinefilia sono andato alla fonte, un tomo impressionante che alla fine regala soddisfazioni. Non importa se le vicende sono narrate diversamente, non importa se ci sono personaggi non inclusi nel film. Importano invece, ad esempio, le pagine finali, tutte quelle appendici, e per fortuna c’è la mappa della Terra di mezzo.
Verità 81: ho visto tutta la trilogia in una volta. Dopo aver visto La compagnia dell’anello in vhs, dopo averla rivista prima di guardarmi Le due torri al cinema. Poi ho letto la parte del tomo per completare la storia. E poi? Viste le prime due parti in dvd o in vhs, e al cinema per la terza. Infine, per coronare il tutto, l’intera trilogia in una volta, anche se non erano le versioni estese.
Verità 88: quando gli effetti speciali sono al servizio della storia. Perché Jackson non poteva altrimenti dirigerlo prima del 2000, perché si è fatto un nome, perché altrimenti Sauron, i nanetti, le magie, gli Ent, gli Orchi…
4 pensieri su “100 verità – Il signore degli anelli”
Dirò na blasfemia, ma sarà forse il primo caso in cui il film mi è piaciuto addirittura più del romanzo…
Non è tanto una blasfemia. E’ qualcosa che ha unito veramente tutti, i vecchi fan e quelli nuovi, i lettori che si sono ravanati il libro almeno un centinaio di volte e quelli come me.
Sono d'accordo sull'ottimo adattamento (e da un libro che adoro!): fedele non alla lettera, ma allo spirito. Come dovrebbero essere tutte le trasposizioni da un media all'altro.
Ma Peter Jackson in questo è porprio in gamba. Vedi, per esempio, il recente "Tintin" che ha fatto con Spielberg e che soddisfa pienamente i fan del fumetto di Hergé.
Dirò na blasfemia, ma sarà forse il primo caso in cui il film mi è piaciuto addirittura più del romanzo…
Non è tanto una blasfemia. E’ qualcosa che ha unito veramente tutti, i vecchi fan e quelli nuovi, i lettori che si sono ravanati il libro almeno un centinaio di volte e quelli come me.
Sono d'accordo sull'ottimo adattamento (e da un libro che adoro!): fedele non alla lettera, ma allo spirito. Come dovrebbero essere tutte le trasposizioni da un media all'altro.
Ma Peter Jackson in questo è porprio in gamba. Vedi, per esempio, il recente "Tintin" che ha fatto con Spielberg e che soddisfa pienamente i fan del fumetto di Hergé.
TinTin non fa per me, non so nemmeno se fidarmi più di Spielberg, ma mi fa piacere che altri abbiano visto i propri libri al cinema.