Consigliati e visti – (8) – Uno o due asterischi

Tra settembre e febbraio 2009 (settembre, ottobre, novembre/dicembre, gennaio, febbraio) ho dato i voti ai film in uscita in base ai soldi che avrei speso per guardarli. In questo post ci sono quelli ai quali non davo assolutamente peso, non davo possibilità. Ci sono tanti film da un’asterisco, quelli che non avrei mai visto, e molti di loro non sono neanche stati registrati accidentalmente. Ce n’è uno però che mi è sfuggito, che ho registrato, riversato su Medley e guardato: Segnali dal futuro, con Nicolas Cage. Non è proprio da buttare via, lo scenario apocalittico, da fine del mondo, è rappresentato meglio di 2012, ad esempio, ma neanche lo guarderei un’altra volta. Con lo stesso attore, con lo stesso voto, ho registrato Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans, ma perché è di Werner Herzog, distratto o impegnato a raccogliere soldi per gli altri suoi progetti.

C’è poi tutta una serie di titoli ai quali ho dato 2 asterischi, che avrei guardato in tv ma senza fretta, senza dover pagare. Ormai sono abbonato Sky, quindi ho pagato anche nella bolletta Enel (non potete sapere quanto mi consumano il decoder e l’hard disk multimediale accesi…) i seguenti titoli:

  • Il profeta. Non una rivelazione, ma un film di genere che non ti aspetti dalla Francia.
  • Wolfman. Andate nel post, forse ho messo le parole di Anthony Hopkins riguardo agli effetti speciali. Dimentichiamolo.
  • Baciami ancora. La vera fregatura dell’anno. Imbarazzante.
  • La dura verità. E dovevo fidarmi dei miei voti, non tentare di guardarlo. Snervante.
  • Il mio amico Eric. Ken Loach, ma non solo. Non gli avrei neanche dato una speranza, e invece mi sono pure divertito.
  • Planet 51. Un’oretta e mezza passata veloce. Rimane l’Alien da passeggio.
  • Triage. Fa riflettere, ma non è nemmeno un film bellissimo.
  • Jennifer’s body. Proposito: non fidarsi più di Diablo Cody.
  • 2012. Ma si, gli effetti speciali si potevano combinare col 3D, ma ci sono delle scene vergognose.
  • Capitalism: a love story. Peccato non ne facciano una versione italiana.

In futuro guarderò Il mio vicino Totoro e Up, “inspiegabilmente” nella categoria dei due asterischi, ma che, mi sa tanto, riserveranno diverse sorprese.

 

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