Consigliati e visti (9) – Tre asterischi

Per chi non l’avesse capito, in questa serie di post scrivo la mia opinione sui film che ho consigliato di vedere in passato. In particolare li prendo dai seguenti post di due anni fa:

I tre asterischi vogliono dire “In tv (pay: pagherei, ma poco)”. Diciamo pure che qui pretendevo qualcosa di indefinito dal film, e riponevo qualche aspettativa. Il caso più eclatante di zappa sui piedi è stato Baària, che non sono riuscito a sopportare per più di 10 minuti. Il tempo può essere anche galantuomo, quindi le recensioni non devono per forza coincidere con ciò che sto per scrivere.

  • An education. Forse poco prima di vederlo mi sono dimenticato che l’ha scritto Nick Hornby. Specie dopo i primi minuti non delude.
  • Codice Genesi. Per la storia del genere apocalittico, sottogenere da me preferito, non ha aggiunto granché. Ricordo un bel finale.
  • A single man. Sorprendente, per ambientazione e regia.
  • Moon. Si è speso più per le scenografie che per il cast, composto da Sam Rockwell. Storia molto intrigante.
  • Cado dalle nubi. Non dico di essermi divertito, ma non era nemmeno triste.
  • Nel paese delle creature selvagge. A me interessano i “cartoni animati” firmati da registi importanti, che ridisegnano tutto.
  • Un’amore all’improvviso. Carina l’idea, nessuno ha sperimentato una storia d’amore con viaggi nel tempo.
  • La doppia ora. Thriller italiano con svolte metafisiche. O no?
  • Fa’ la cosa sbagliata. Non gli davo tanto peso, e invece…
  • Basta che funzioni. Forse il migliore della lista. Woody sembra essere tornato!
  • Il grande sogno. Sul ’68 italiano, quindi interessante a priori.

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