Il mio amico Einstein

Ho appena fatto la mia donazione a Wikipedia, perché Albert Einstein a questo punto mi interessava, e saperne di più è dovere di ogni brava persona. Non era solo quello della foto con la linguaggia, dei capelli bianchi, dell’aforisma sulla 4a guerra mondiale, del film Genio per amore. Era qualcun’altro, era una persona “in più” che a volte il mondo si vede concedere.

Il film finisce con la conferma alla scoperta della relatività, qualcosa che almeno gli appassionati di fantascienza dovrebbero ringraziare, ma prima c’è la 1a guerra mondiale, che divide gli scienziati tedeschi da quelli del resto del mondo. Einstein stava immezzo, quasi apolide, pacifista, appena conscio dell’applicazione di certe scoperte sul fronte, anarchico, disturbatore, trasandato, immorale. Insomma le aveva tutte lui, ma la testa continuava ad esserci, e ogni tanto si metteva a “lavorare”, e non c’era più per nessuno, neanche per le persone amate. Non c’era più nessuno ad aiutarlo, in patria e fuori, quindi risponde allo spunto di un ricercatore inglese, con cui inizia un carteggio non credo assiduo, ma molto proficuo, se alla fine le credenze astrofisiche di Isaac Newton vengono superate. Intanto la guerra passa, e si trova un bel Nobel.

A recitare ci sono Andy Serkins, il Gollum de Il signore degli anelli, e David Tennant, uno dei Dottori.

Uscito l’1/12/10.

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