Kitchen confidential

Inizia un’altra delle mie settimane, limite temporale di molte delle mie trovate. Questa volta tocca ai telefilm: mi papperò quasi tutte le prime puntate delle serie registrate da Sky in questi mesi (quelle già viste sono in questa serie di post). Andrò in ordine cronologico di uscita in tv.

Non ne so tanto di ristoranti, il massimo che posso pretendere è che abbia nell’insegna anche la parola pizzeria. Me la cavicchio in cucina, ho preparato qualcosina, ma se già mi chiedete un filetto son dolori. La serie è ambientata in cucina, come si evince dal titolo, ma anche nella sala, e nella vita del protagonista, un Bradley Cooper simpaticone, ex-alcolista, donnaiolo, ma anche responsabile, sfrattato, con dei colleghi che te li raccomando. Il più simpatico è quello che fa baratto di due bistecche, fino ad arrivare, con una catena, a dei funghi mai sentiti in vita mia, introvabili, ma anche confusi con quelli allucinogeni. Questo personaggio poi fa pagare chi si dà a laute cene e fugge, ma c’è anche il novellino da sfruttare, la caposala piuttosto rompiballe, la hostess buona, gentile e un pò stupida, ma tanto dolce, il proprietario, di origini siciliane, quindi via alla citazione da Il padrino, e tante, tante donne bellissime. Personaggi certo, ma…

Non potevano superare il primo episodio, non era possibile, ma le idee sono rimaste. Dopo la trovata del dito perso dal cuoco e ritrovato nel piatto di una critica gastronomica, cosa si potevano inventare? Non ricordo la seconda puntata, ma la terza è quella del maestro di Jack, un ex cuoco che vuole morire mangiando le cose più buone, preparate dall’allievo migliore.

Serie promossa alla conservazione nell’hard disk.

 

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