The listener

Se il mio impegno era guardare le prime puntate di quasi tutti i telefilm che ho registrato da Sky, qui, per noia, non sono andato oltre ai 20 minuti della terza puntata. E’ uno di quelle cose che ti capitano ogni tanto, come mi ha ricordato Giuliano: da uno spunto un pò interessante, con un pilot poco meno promettente, commentato qui, nasce una storia di supereroi al quadrato, ma trattati malissimo. Il protagonista riesce a sentire i pensieri altrui, ma anche a prevedere il futuro, una novità per me, non riuscivo a ricordarlo così. Poteva andare bene se la storia era di quelle alla Sundance, o magari prodotte da HBO, ma qui l’americanata è dietro l’angolo. Non posso fare nemmeno io a meno dei pompieri, dei paramedici, dei poliziotti, ma qui sono tutti a fare una bella figura, tranne nei momenti di leggerezza tra il nostro eroe e il suo partner. Qui ci stava benissimo un pò di tensione sessuale, ma non vedo neanche un’ombra di ironia, di dubbio, di trovate off Hollywood. Tutti perfetti, come il taglio del Listener, tutti con un cuore d’oro, con un coraggio da leone, o con i dubbi di chi deve per forza fare del bene. Non è che manca di plausibilità?

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