http://gegio.wordpress.com/2008/12/30/fuga-da-alcatraz/
Scena più famosa: La fuga?
Parole memorabili: “Quando compi gli anni”. Morris: “Non lo so” “Ma che razza di infanzia hai avuto?”. Morris: “Breve”.
Regia: Non si discosta tanto da certi film anni ’70, ma devo dire che durante la preparazione della fuga la tensione non si allenta mai, anche se so come va a finire e ho visto questo film diverse volte.
Attori: Clint veniva da alcuni film di Callaghan, e si era già dedicato alla regia. Come al solito c’è molto dell’attore nel protagonista.
Soggetto e sceneggiatura: Alcatraz è fonte di storie infinite, da L’uomo di Alcatraz a The rock, ma qui si parla degli unici (?) che sono riusciti a fuggire dalla roccia.
Dialoghi: Come al solito sono in mano al protagonista.
Tecnologia nel film: I tagliaunghie del direttore sono invenzione recente, vero? Non è possibile trovarli negli anni ’60…
I miei Oscar: Clint Eastwood, naturale.
Gli Oscar veri:
Schede: Filmtv, Mymovies, Wikipedia, IMDB.
Prosecuzione delle vicende: Sarebbe bello se Clint riprendesse in mano il personaggio.
Riflessioni e ricordi: E’ stato il videonoleggio a istigarmi a vedere questo film: mi hanno detto che ogni videoteca dovrebbe avere Fuga da Alcatraz tra i titoli obbligatori. Io ci aggiungo che è un classico da vedere almeno una volta se si è appassionati di cinema. Poi, se ti piace Clint, se sei appassionato del sottogenere carcerario, o di quello delle fughe, è un titolo imprenscindibile. La tensione che ho respirato la prima volta che visto questo film l’ho poi ritrovata, ampliata e amplificata al massimo, in Prison break, ma solo nella prima stagione.