4 (serie) x 3 (episodi)

Sono indietro pure con le serie!!! Prima di dedicarmi anima, testa e corpo agli Attori devo recuperare lo spazio che di solito dedico alle serie. E’ da fine dicembre che non ne scrivo quindi ecco 4 serie viste con i primi episodi. Il criterio di visione è quello della trasmissione originale, e così mi tocca andare indietro con gli anni, e di parecchio, per la prima serie commentata.

Entourage. Credo sia impossibile vedere Mark Whalberg coinvolto in questa serie come spunto delle vicende del protagonista. Lui e chi l’ha scritta si saranno senz’altro ispirati alle vicende reali, ma il personaggio principale, quell’attore da alte aspettative, mi pare, insieme ai suoi amici, o entourage, un gruppetto di fancazzisti, per non dire qualcosa di più volgare. Non me ne voglia Mark, che ha fatto molti film interessanti…non riesco però a ricordarmeli…ah, The departed ad esempio, ma anche Signs. La vita intorno a loro, quella di Los Angeles, o meglio di Hollywood, mi pare piuttosto vacua, e qui mi cadrebbero i cosiddetti. Ho ancora il mito romantico dei nostri miti, so per certo che non si perdono tra sfilate, palestra, vizi e vezzi, canne e bevute, scherzi idioti, e donne che sembrano ritratte col bostik, tanti sono i pregiudizi che le circondano, tanto sono mal scritte. C’è dell’altro, lo so, lo penso, lo affermo, ne sono certo. Ma se penso alla vita grama degli attori da film di serie B ora mi tocca pensare ad Entourage.

30 Rock. Questo è lo show biznezz che immagino, il dietro le scene di uno spettacolo comico, un pò come quello di Studio 60 on the Sunset Strip, e non so quale scegliere tra i due, uno con trovate eccezionali, l’altro che ti fa ragionare prima di ridere, o insieme, o ragioni e poi ridi…Siamo nello stesso territorio, ma il telefilm con Tina Fey ha dalla sua una simpatia immediata, non intellettuale, che ti fa immaginare cose, mentre altre le immagini solamente e invece succedono sul serio. Ho visto la prima stagione della serie appena abbonato a Sky: ero preso dal panico per il riempimento della memoria del decoder (una volta o l’altra calcolo quante volte l’avrei riempito se non usassi il Medley, l’hard disk multimediale, per riversarne i contenuti…prima o poi inserisco pure la mia dotazione tecnologica nella sidebar), e non valeva la pena riversare puntate di venti minuti, che con la pubblicità arrivano a trenta. Quindi l’ho visto molti mesi fa, e non ricordo tutto benissimo. Invece ho ancora in testa uno degli episodi finali della prima stagione, ambientato a Cleveland. Lo so, è difficile recuperarlo, è difficile fare mente locale, ma immaginate solo che il personaggio di Alec Baldwin CREDE alle classiche paranoie e manie di persecuzione di uno dei divi dello show, che si rivelano più reali di quelle di una qualsiasi persona affetta da tale sintomo. Lì è caduto il mio mondo, lì hanno avuto un’idea eccezionale che spero si ripeta nelle stagioni successive. Rai4 permettendo però. ha stra-abusato di 30 Rock, ne manda stagioni diverse alla volta, di mattina presto come di notte, e mi sa tanto che siamo alla fine delle repliche. Unico punto dolente di Rai4, ma un punto in più a Filmtv che mi permette di seguirne le sorti.

Sons of anarchy. Eroi, delinquenti, gruppo e club interessante? Non ci sono grandi mezzi per questa serie: le moto, i giubbotti adatti alla stagione, qualche esplosione, quindi niente di eccezionale. Il mistero, altra cosa fascinosa delle, non esiste, se non per la madre del protagonista, che aumenta pure la componente thriller della serie: avrei paura ad incontrarla. Non parliamo di fantascienza, se non per il romanzo del fondatore della gang, che prima era una comunità hippy, quindi ecco il nome evocativo, ecco una specie di mitologia del telefilm. Qui si parla di una cittadina della California in cui i nostri hanno un bel pò di lavoro e peso, soldi e armi. Nient’altro, quindi il mio interesse si poteva tranquillamente fermare al bel titolo, e se mi fossi informato di più non ne avrei parlato. Ma devo pure citare la presenza di Mitch Pileggi….chi?!?!!?! Non avete mai visto X-files? Immaginate che invecchi? No, si, in parte: fa il boss di una banda rivale, e sembra che l’abbruttimento sia frutto di scelta di script.

Being Erica. Ho visto il pilot, ed ero affascinato dalle possibilità che permette il tema dei viaggi nel tempo. Ora sono affascinato dalla protagonista, attrice e personaggio, perché è sexy ed ha una vita, nella serie, che oserei dire simpatica. Le trame degli episodi 2 e 3 non superano la sufficienza, ma una precaria nella vita, nel lavoro, nell’amore, nei rimpianti è quello che mi ci vorrebbe, per il mal comune ed il mezzo gaudio. Poi è appassionata di libri, quindi mi potrebbe completare, ha uno psicoterapeuta che raccomanderei a tutti, ed ha dei capelli fantastici. Tutto questo però non mi ferma dal non proseguirne la visione. Ora vedo piuttosto la carriera dell’attrice, non si sa mai che sia stata coinvolta in progetti ancora più interessanti.

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