5 (serie) x 3 (episodi)

Un appuntamento settimanale diventato mensile. Ormai sono sommerso dai telefilm, e devo liberare spazio per i timer degli apparecchi con cui registro dal digitale e da Sky. Sto seriamente pensando di radicalizzare lo scontro che ho con l’apparecchiatura, quindi tenterei una sortita settimanale con tutte le serie registrate finora, escluse quelle già giudicate in questi spazi (andate nella categoria Telefilm, dopo queste parole).

Farscape. La prima serie per la quale sono molto dubbioso se continuare a registrarla o meno. A far salire le quotazioni del telefilm c’ha pensato il secondo episodio, ambientato su un pianeta che sembra solo uscito dagli universi paralleli. Stiamo parlando di fantascienza, stiamo parlando di alieni ed un umano visti come…alieni in un ambiente molto simile fisicamente alla Louisiana, terra agricola forse, poco sviluppata rispetto agli standard americani. Avete in mente gli alieni negli anni’50, quei film di genere? I terrestri sono altri, uno degli alieni è umano e tutto, o molto, coincide con il nostro immaginario fantascientifico, con l’arrivo, il primo contatto visto dalla parte…insomma, dovreste aver capito. A far scendere le quotazioni sono i personaggi, truccati o sintetici che siano. Certo, non potevano ridurre tutto al salto spazio-temporale del protagonista, ma di fantasia ce n’è tanta, con i cloni, l’esercito di cattivi alle calcagna e un universo da scoprire. Neanche queste parole mi fanno alzare il pollice, non so ancora se conservare la serie…

Burn notice. Un agente della Cia bruciato, espulso, senza mezzi ma con tante ide, quasi un novello McGyver. Peccato per Miami. A far salire di pochino la serie ci pensa il redivivo Bruce Campbell, quello de La casa, dei cameo di Raimi, ma è poca cosa. A peggiorare la situazione è la fidanzata del protagonista, eccezionalmente insopportabile. Con questi dati dovrei cancellarli, ma la storia della spia confinata e sorvegliata, alla ricerca dei motivi del licenziamento, non si sa da chi, non si sa perché, e con un amico che lo fotografa fornisce la necessaria curiosità. Però non posso registrare tutto ciò che passa la tv, è una cosa improponibile!!! Diciamo che qui sono più i difetti che i pregi. E Miami non è il posto dove vorrei passare le vacanze, sempre odiata alla tv o al cinema, senza neanche dover passare per Miami Vice, il telefilm.

Romanzo criminale – La serie. Dopo tanti tentativi in cui le registrazioni non erano buone, o venivano interrotte, finalmente la fonte che ritenevo poco affidabile, ossia un canale che neanch’io riesco a sottovalutare come Mediaset Italia 2, ha permesso il miracolo della registrazione completa della serie, almeno fino alle prossime puntate, quindi anche della seconda stagione. Wow, mai avuta così tanta fortuna….Eppure…Sono ancora influenzato dal film di Placido, con un montaggio, una sceneggiatura, dei personaggi, dei coinvolgimenti, un riassunto tutto particolare. Qui, per farne almeno 20 puntate, sono andati per dilatazione dei tempi, e i personaggi, a mio parere, perdono di fascino. Lo so, tanti diranno il contrario, ma io tanto tempo fa avrei seguito la serie, visti i miei interessi sulla storia italiana di 30 anni fa, mentre ora la sintesi mirabile del film è notevolisssima. C’è tutto un filone degli avvenimenti dal ’68 di Pinelli in poi, e qualcuno finalmente si è messo a descriverlo, a ragionarci sù, per fortuna.

Scientificamente pazzi. Stupidamente intelligente o intelligentemente stupida? Gli aggettivi che potrei sprecare per questa serie di due stagioni, da 20 minuti ad episodio, sono solo questi? No, siamo in una multinazionale, una delle sempre più frequenti Dynamics, ma gli impiegati sono stupidissimi, o intelligenti nel ribaltare tutto, o più semplicemente pazzi. Negli ultimi minuti della terza puntata mi è venuta in mente un’idea: guardare la serie nel momento di maggiore stress lavorativo.

Sono 4 e non 5, ve ne siete accorti? Il mio proposito essenziale si è sempre più motivato negli ultimi minuti. A fatica riesco a riversare ciò che sta nel Myskyhd al Medley, l’hard disk multimediale. Troppe puntate, troppi telefilm. Ed ho pure paura che il dvd-recorder tiri le quoia nel momento più inopportuno. Quindi via, una settimana di telefilm recenti. La sequenza con cui li guarderò è basata sull’uscita negli schermi americani o inglesi.

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