Downton Abbey – Commento ai primi tre episodi

Cos’è più affascinante in questa serie? La vita dei nobili, quella dei loro servi, oppure la fine della loro era? L’affondamento del Titanic mi pare sia sempre stato la metafora di qualcos’altro, e proprio da lì si parte, per la morte di alcuni parenti della famiglia protagonista. Non si parte però da loro, si seguono le vicende di una quasi normale giornata in una specie di reggia, quindi degli impegni di camerieri, cuoche, maggiordomi, e tutta la servitù all’inizio del secolo. Una specie di affresco che riserva diverse sorprese: chi afferma che l’assassino è sempre il maggiordomo saprà che vita passa dietro le quinte. Questioni di eredità e di fortuna mettono in dubbio la posizione di tutti, e le belle figlie, se sposate, risolverebbero qualcosa, quindi c’è anche del sentimento, e pure l’avanzare dei tempi, con l’avvocato alto-medio borghese, più al passo, e la contessa madre, che al suo parlare di “weekend” si scandalizza. Ah, già, Maggie Smith, l’attrice più conosciuta del cast, credevo fosse assoluta protagonista, ed invece…

Questa specie di fileutton mi ha quasi appassionato, ma tra qualche mese, quando riavrò in mano i dvd registrati, mi ricorderò di queste parole?

4 pensieri su “Downton Abbey – Commento ai primi tre episodi

  1. a me era piaciuto tanto! aveva un che di janeausteniano! Se lo ripassano dobbiamo farci un cinetvforum, in nome dei vecchi tempi…

Rispondi a agegiofilm Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.