Ashes to ashes – Commento ai primi due episodi

E fù così che seppi di quello di Life on Mars, per via indiretta, “le voci che giravano”. Uno spoiler che non toglie curiosità alla madre della serie in oggetto, ma qui cambiano le cose. Ashes to ashes è in mano ad una donna, e ci può stare; lei è psicologa, e ci può stare anche questo; è ambientato nell’81, e qui qualcosa si incrina, anche perché certe cose non coincidono, specie nella moda dei personaggi e nell’incontro con Boy George; l’ispettrice però parla sempre, sempre, ed è in attesa di segni dall’aldiquà, convinta che tutto sia un sogno, una serie di proiezioni. Se non fosse per l’ironia con cui è scritto tutto avrei gettato la spugna ben prima della fine del secondo episodio, ma comunque non vado avanti nemmeno con questa serie. E’ bello che, a pochi episodi dall’inizio di una serie, possa cancellarla senza problemi.

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