Sapore di mare per un ragazzo e una ragazza, etc, etc…

Volevo farne un titolone alla Wertmueller, ma la memoria difetta dopo una mezza corsa in bici. Si quindi, penso a queste cose anche quando sono lontano dal pc…

Questi sono alcuni film tra i peggiori che ho registrato secondo Morandini, la critica in particolare.

Arrivano i gatti. Avevo nostalgia di Verona beat, una canzoncina che promette qualcosa, ma Umberto Smaila era bravo allora, per poche altre cose, ma poi si è perso, anche di vista. I Gatti di vicolo miracoli erano un gruppo comico (non ricordo il tormentone di Nini Salerno) che osannavo nella mia prima adolescenza, e speravo che alcuni amici di Verona me li presentassero, poi per fortuna sono cresciuto…Ma siamo sicuri che questo filmucolo meriti tanta attenzione? C’è un chè di surreale (il sottosegretario, ad esempio), c’è l’intellettuale interpretato dal componente di cui sopra, c’è una Cinecittà come quella di Sono fotogenico, ci sono alcuni momenti che mi sono sorpreso a ricordare anche se erano decenni che non lo guardavo…Che connessioni neurali…Meritava comunque una visione.

Sapore di mare. Per dovere professionale meritava una visione, e mi vergognavo a far sentire in giro per casa la colonna sonora, in mano ad Edoardo Vianello, ma sono arrivato alla fine, pur essendo un film dei Vanzina, pur per quell’abominio del flashforward del finale, pieno di nostalgia per i primi anni ’60..erano gli anni ’80, il meglio doveva ancora venire. In questi casi mi diverto a cercare nei titoli di coda gli attori che facevano gavetta…No, nessuno, quella che ha avuto più fortuna è Isabella Ferrari, bellissima e somigliante in tutto ad un’amica frequentata pochi anni dopo l’uscita del film. E Christian De Sica? Il solito bamba, come dice il personaggio di suo padre, il solito industriale bauscia. Anche qui dovere di appassionato, ma non ci ricascherei un’altra volta.

Sapore di mare – Un anno dopo. Forse questo ha più ritmo del precedente, più trovate, anche letteralmente comiche, ma per fortuna l’audio non era sincronizzato al video, e me lo sono sorbito solo per circa 40 minuti. Anche qui c’è il flashforward, senza Celeste nostalgia di Cocciante però. Nessuno che ha fatto gavetta, ed è da dimenticare anche questo.

Un ragazzo ed una ragazza. Uno dei titoli italiani che aspettavo di più, per capire quell’aura di cult personale che gli attribuivo anni fa. Non ricordavo poi tanto, anzi quasi niente se non il finale all’Università. Battisti, Dalla, Baglioni, no, non li ricordavo in colonna sonora. E gli shampoo del protagonista? No, nemmeno quelli. La Milano da bere? Mhhh, proprio no. Avevo però in testa che era una delle più belle storie d’amore italiane, ma forse esagero. Da rivalutare e da non sottovalutare. Ah, tra chi così ha fatto la gavetta c’è Serena Grandi, con la lisca, in una scena che mi ha fatto sbellicare.

Non erano quindi 4 film su 4 con Jerry Calà, ma 3 su 4 dei Vanzina pre-cinepanettoni. Con questo direi loro basta, ho visto abbastanza.

2 pensieri su “Sapore di mare per un ragazzo e una ragazza, etc, etc…

  1. Hai proprio ragione: il tempo modifica le visioni e i ricordi. Vedere un film a 16 anni e poi a 40 è diverso, almeno per me. Io da ragazzo impazzivo per Point Break poi sentire la filosofia spicciola di Body…ma lo guardo sempre con piacere. Un saluto. Da cinofilo a cinefilo.

    • Caro cinofilo, qui si parla della storia di tutti. Provate un pò a vedere i vostri film preferiti di 10, 20, o due anni fa. Le impressioni cambiano, almeno un pò.

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