Beyond the sea

In principio era questa, saltata fuori NON DA Alla ricerca di Nemo, MA DA Pazzi a Beverly Hills (mi correggo, Cecilia):

Poi c’è questa (pare pure che Kevin Spacey somigli a Bobby Darin):

Ed infine questa:

Non voglio parlare di uno standard, ossia una canzone che rifanno in tanti, ma, guarda caso, Cecilia di La Tosca non è per tutti in questo post di alcuni giorni fa, parla del mare e dell’originale di Charles Trenet. Bobby Darin l’ha rifatta, e si chiamava Beyond the sea, proprio come il biopic a lui dedicato da Kevin Spacey. Lui ha creduto tantissimo nel progetto, si è impegnato, ed ha avuto relativa fortuna. Non so quanti conoscano il film, ma magari dalle parti dei database o dei critici che frequento di solito, anche se non voglio verificare, magari non hanno pensato di sconsigliarcelo. Ha ritmo, eccome, e le trovate sono tante. La vita di Bobby pare quella di tanti altri del periodo, anche la svolta hippy, ma ogni tanto si confronta con lui da bambino, e i numeri musicali, anzi, da musical, non sono affatto male. Mi sono perso l’inizio del film, in cui spiegavano il significato dell’orologio, ma verso la fine c’è un dialogo in cui afferma che ogni giorno vissuto era un miracolo della medicina. Immaginate mai quelle persone che vivono così, con la possibilità che di lì a poche ore muoiano? Ecco, lui ha vissuto 37 anni, ventinove dei quali in condizioni precarie, ed aveva quella di vincere l’Oscar. Fate un pò voi…

Sul marciapiede, una domenica mattina
Giace un corpo, trasudante vita
Qualcuno striscia dietro l’angolo
Quel qualcuno potrebbe essere Mack “la lama”?

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