Moloch

Sokurov può spaventare uno come me? Non so nemmeno scrivere il suo cognome, e probabilmente ho già visto Moloch, visto che è del ’99 e qui non parlo di tutto ciò che ho visto in vita mia. Anch’io subisco il fascino del male, quindi questa visione mi dovrebbe aver lasciato un pò esterefatto. Non per la donna nuda, che si scopre essere Eva Braun, ma per quel mood  presente nel Nido delle Aquile (forse?) di pazzia e di fancazzismo. Adi, come lo chiama la Braun, scandalizzandoci in partenza, che parla di baffi dell’est, di ortiche, che si esalta e insieme distrugge un documentario, con quella caccia alla sua ragazza non può far pensare a un film di guerra, ma ti fa un pò immaginare com’era l’atmosfera ai più alti gradi del nazismo. Sokurov ci fa immaginare un dittatore più divertente (o più preoccupante) di quello di Chaplin e ci si domanda, come sempre in questi casi, come sia salito al potere. L’unico momento sincero, che dovrebbe spiegare la Storia, è quello dell’incontro col prete (o vescovo), dove le parole pesano come macigni, mentre quel riferimento ad Auschwitz è buttato lì, senza approfondimento, ma mi ha sconvolto. Non sembra la stessa persona che ha dato ferro e fuoco a metà europa, piuttosto quello che precede il finale di Bastardi senza gloria.

 

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