No, non è Buried – Sepolto, ma un filmetto di meno di un’ora e venti firmato da Roger Corman. Andate qui, per godervi il suo spettacolare impegno nel cinema, perché c’è tanto di cui sorprendersi. Negli anni ’60 ci si affidava a Edgar Allan Poe, e sono stati fatti dei film gloriosi, ma anche delle cose di cui vergognarsi. L’ho seguito un pò distrattamente, lo ammetto, ma non mi sono perso le alternative che aveva il protagonista prima di arrendersi al poter sopravvivere. Quel veleno come ultima possibilità fa un pò ridere, ma mai come quei lacci, quegli attrezzi nella bara, il cibo nella cripta. Peccato, non vedremo mai come se la caverà con la realizzazione positiva della sua paura più grande, l’essere in catalessi, ma vittima, per i dottori, di un’arresto cardiaco. Impazzisce, uccide, quando è il momento, telefonato, ma c’è anche l’inganno, sbrigato ma necessario allo script. C’è di peggio…
A me invece è piaciuto molto, anche se quelli con Vincent Price sono i migliori.
Dovrei aver visto Il pozzo e il pendolo, ma tanto tempo fa. Non è che li disprezzi, ma non li citerei nemmeno tra i miei preferiti. Diciamo che il genere horror parte dagli anni ’70, anzi, almeno da Rosemary’s baby.