Django

Chiuso, ho chiuso con questo film la pagina generi minori. Era ora, direi, perché quei post sui migliori e peggiori sono la cosa peggiore per un blog in bassa stagione. Ora mi dedicherò ai crime, ma prima, per smentirmi, i migliori western e i migliori di quel genere che solo IMDB considera.

Django è parte di tanti, e solo uno dei miei capi è colpevole di avermelo fatto registrare. E’ un must dello spaghetti western, ma non ci sono grandi mezzi, piuttosto un’eroe solitario, una colonna sonora che qualcuno canticchia ogni tanto e una bara che per fortuna si rivela ben fornita, fino alla fine. Vedersi quest’uomo che trascina una cosa del genere nei titoli di testa fa ben pensare, ma poi si scopre che Django è girato in Spagna, che solo Leone poteva permettersi location meno europee. Un incipit che prometteva moltissimo, con i messicani che frustano una donna e poi uccisi dai razzisti del caso, questi ultimi fatti fuori dal nostro. Poi una breve introduzione del nordista, con i soliti stilemi che partono dal regista romano e arrivano a Trinità. I dialoghi sono di livello più basso, e le riprese dei volti sono meno coraggiose. Sempre trascinandosi la bara, fino alla rivelazione, e questa Leone non se la poteva immaginare. Arrivano i messicani quindi, nuovi partecipanti delle storie western, almeno dagli anni ’60, perché gli indiani li aveva uccisi tutti John Wayne. Non mi sono perso quasi niente, non penso che lo conserverò, anzi, a dire la verità ieri sera, messo in pausa il film, ho visto su Filmtv la scheda del nuovo film di Tarantino, e devo dire che forse c’ha qualche connessione…magari col seguito?

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