Ferro 3 – La casa vuota

Quando si tratta di film asiatici io di solito mi astengo, mi ritiro, mi disinteresso, e un pò mi deprimo. L’ondata non più recente di film horror ha dato il colpo di grazia, ma ogni tanto mi capitano titoli così, come anche 2046 o In the mood for love, dei must anche per chi stupidamente ha dei pregiudizi, anche meno di me. Se considerate i protagonisti, che entrano nelle case, le usano, ci riparano qualcosa, ascoltano musica, ci mangiano, ma senza fare rumore, e ancora di più senza parlare, per quasi tutta la durata del film, beh, direte che siamo ai massimi livelli di insopportabilità. Invece devo dire che un sabato mattina sopporto cose peggiori, e la parte finale è quella che merita di più, quel confine insuperato tra fantasia e realtà, quando non bastano 180 gradi per capire tutto, si inserisce benissimo, a partire dalla presa in giro della guardia, quando si prospettava una fuga bellissima dalla prigione, e chissà invece cosa è successo…

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