Il cavaliere oscuro – Il ritorno

P.S. Le stesse idee, le stesse considerazioni, le ha fatte Pensieri Cannibali, con molta più verve però. A questo indirizzo la sua recensione.

Osanniamo il regista o la trilogia? I fumetti o quelle idee che fanno di Nolan uno che ha ancora molto da dare? Scrivevo poco tempo fa che qualche premio in più degli Oscar tecnici poteva essere una bella ipotesi, ma prima di tutto sono molto lontani nel tempo, e chi si ricorderà de Il cavaliere oscuro –  Il ritorno sarà piuttosto MTV. Inoltre, cosa ben più importante, e scritta nei commenti alla guida, Bale e Hardy dovrebbero presentarsi mascherati alla premiazione. Un dietro front? Quasi. Una delusione? Non notevole, complici le casse della sala 6 dell’UCI cinema dove sono andato: si parlava di 110 decibel, si sentivano dei rumori di sovraffaticamento dell’impianto audio. E la mezz’ora di pubblicità? Ne valeva la pena? Io nei primi minuti ho pensato di rinunciare alla visione, perché così non si può amare il cinema, non si può apprezzare il notevole sforzo creativo e produttivo che c’era dietro tutto. Un sacco di personaggi, una serie di sottotrame impressionante, qualche caduta di attenzione che può, deve esserci, altrimenti non siamo davanti ad un blockbuster. Ma Nolan quando li finisce? Quando smette di armonizzare come pochi botteghino e pretese d’autore? Forse con questo film, che ha superato il miliardo di dollari di incassi, ma che segna il passo nella trilogia.

Sono uscito titubante, nonostante il finale. Dicevo che una trilogia dovrebbe andare in crescendo, e non farti salvare il film di mezzo, cosa più unica che rara. Si, e non c’entra nemmeno Ledger, che tanti l’abbiano in gloria, ma la fascinazione del male funzionava molto di più, anche per Due facce a dirla tutta. Qui Bane è stratosferico, letale più di quanto pensate, dittatoriale e insieme popolare, ma con una specie di esercito che sembrano macchiette, nient’altro. La sua storia poi…No, non è il cattivo che immaginavo, è solo maschera e gas, per parafrasare Capone, e ci aggiungerei effetti speciali. Joker è quasi sopraffino, ma non fermiamoci al cattivo, piuttosto all’attuazione del male: il personaggio del secondo episodio della saga aveva molte, molte più idee, pensatte, espresse ed esplicate, ad esempio, e non si fermava alla solita bomba fine mondo, anche se la trovata dell’esplosivo…. Uno ha contrapposto carcerati a gente comune, l’altro ha sequestrato e martirizzato una città intera. Sarà pure da sboroni, ma non funziona. Piuttosto i personaggi secondari, quello di Gordon-Lewitt prima di tutto, che avrebbe meritato molta, molta più attenzione e partecipazione. O quello di Gary Oldman, invecchiato benissimo, a scapito di tutti, compresi Fox e Alfred (perché mi ricordo i loro nomi…?). E Catwoman? Ho avuto due sussulti quando era sullo schermo: in aeroporto, vestita alla Hepburn, e mi si è svelato un possibile biopic con un’interprete perfetta, e quando scende dal Batpod nel prefinale…quelle gambe…sexy, come la Hathaway non è mai stata. E Batman? Perché gli acciacchi risolti in pochi minuti, perché quei dubbi? Tutto si risolve nella prigione, certo, in una pagina insieme scontata e struggente, ma ancora prima c’è stato l’incontro con Bane, e lì ho tifato per il Bene, come non mai, come un fan qualsiasi, come un fumettaro, come chi viene attirato al cinema solo dai trailer visti nella stessa sala settimane prima. Sapevo che la storia andava avanti, lo sapevo benissimo, ma in quei momenti…

Nolan, dove sei finito? Perché tutto quel popò di roba insieme? So che non puoi più farmi dei film personali, te lo chiedono le major, ma perché i soliti tormenti del supereroe, anche se senza superpoteri? Perché finisce come ce lo aspettiamo? Perché un cattivo fa il cattivo e il buono ha dietro a sé le migliori persone? E perché esagerare, perché dover per forza sfruttare tutto il budget? Non potevi togliermi di mezzo il Batwing? Capisco la computer graphic per i ponti, per lo stadio, ma quelle ambientazioni tanto ricercate, non sono un pò esagerate? Avrei preferito un cattivo che usava silenziosamente un computer, piuttosto di un capopopolo con problemi di dialettica e di voce.

5 pensieri su “Il cavaliere oscuro – Il ritorno

  1. I problemi di voce Bane presumo li abbia solo nel nostro doppiaggio di Filippo Timi, che per il resto adoro. Tutto sommato non hai torto, nel senso che ci sono sboronaggini ed esagerazioni volendo anche evitabili. Però io non sono riuscita a non amare questo film (seppure ovviamente inferiore al secondo della saga). Pensa che sono già andata due volte al cinema a vederlo, e nessuno esclude che non possa essercene una terza :)

    • @Ale55andra: Timi non è da sottovalutare, ma la nostra scuola di doppiaggio è per i professionisti, non per attori prestati ad esso, anche se Santamaria…Ecco chi fa arrivare Il cavaliere oscuro al miliardo di incassi…

    • @ Bibliofilo: è piuttosto banale, ma è l’unica alternativa possibile. Voglio vederti alle prese con un confronto col Joker di Nicholson e quello di Hedger.

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