The last kiss

Parlare o no di un solo film? Dedicare o meno un post a The last kiss? No, non avete letto male, è la traduzione de L’ultimo bacio, e ciò che ho visto è un remake poco famoso della mente di Muccino. Americanato. Perché interessarmi ad esso? Primo: è un caso raro se non eccezionale che negli Usa si interessino a noi. Secondo: c’è Zach Braff, quello di Scrubs, e in alcuni momenti iniziali si vede benissimo, specie quando la molla sul divano, per esternare qualcosa alla moglie che chiedeva dialogo. Terzo: alla scrittura hanno chiamato nientepopòdimeno che Paul Haggis. Che ci fa uno come lui in una mezza commedia? Perché sfracellarsi per qualcosa del genere, già scritto e prodotto dal nostro regista? Il finale poi è tutto a scapito nostro e a favore di chi ha visto tante volte la serie con il sottovalutato attore. Se lo avete fatto anche voi per l’originale, se non osate andare oltre la pagina ingloriosa in cui, nel seguito italiano, cantano una canzone presa da Il cacciatore da quarantenni sfasciati come meritano di essere solo loro, beh, siamo in buona compagnia. Per fortuna mia non l’ha visto nessuno. Non oserò più andare contro un voto negativo, lo prometto…

4 pensieri su “The last kiss

    • Una doppia fatica Ale55andra, vedersi Zack che tenta di allontanarsi da Scrubs e Muccino che produce in America il suo remake, un film che ora mi fa paura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.