Oltre le regole – The messenger

Esiste una retorica pacifista? Esiste di sicuro quella della guerra, e quella post-bellica, per coloro che ci sono stati e ne hanno viste, e si tengono tutto dentro, oppure, in pochi casi esternano, o sbottano dopo un periodo di relativa pace esteriore. Quante volte al cinema? Serve citare qualche film? Nato il 4 luglio è il più famoso, ma se non si ricordano i titoli si ricordano le scene, il modus operandi, la disperazione, la resa, magari qualche istante di immaginarsi il futuro. Quest’estate dovevo guardarmi Giardini di pietra, ma l’hard disk non collaborava, quindi…Pure Un mercoledì da leoni, o E Johnny prese il fucile, il più straziante, non si fermano davanti a momenti retorici, ed il cinema non riesce a progredire, o non riesce del tutto a lanciarsi in qualcosa di più concreto, come fa ad esempio Sean Penn. Quanti reduci si sono visti stereotipati al cinema? Quanti pregiudizi, quante riduzioni, quante esagerazioni? Ultimo arrivato è Oltre le regole – The messenger, che inizia bene, si perde a metà e si abbatte da quando i due reduci si sbracano completamente. Poteva venir fuori un completamento a Giardini di pietra, ma ci si dimentica delle regole, degli annunci da dare, del cercapersone e dell’alcool. Perché due persone così, che hanno il difficile compito di dare la più brutta notizia ai familiari dei soldati, si devono buttar via? Capisco il novello, ma l’altro…Ci sono momenti di tensione, certo, ma perché buttar via una buona intenzione col solito reduce?

Uscito il 16/04/2010.

 

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