Midnight in Paris

Tutti ne parlavano benissimo, io l’ho atteso per mesi in tv, ma di certo avevo tanto altro da vedere, quindi era la solita voglia di andare al cinema ogni settimana, sopita normalmente ogni domenica sera. Bibliofilo (non trovo il suo post), Anna Nihil, Sailor Fede, CineBlaBla, Tosca tutti l’hanno visto, ed io a guardare altro…E To Rome with love neanche nei palinsesti futuri, giusto per cercare di alimentare la polemica su Allen, prima da SupersaccobelloPaskoski, ora su CineBlaBla…Ne vorrei riparlare al più presto, magari quando qualche canale tv si preoccupa del mio blog e manda tutti i film che mi mancano….

Midnight in Paris ha qualcosa di eccezionale, ma anche qualcosa di già visto. Le dinamiche familiari sono le stesse, con le idiosincrasie comprensibili e le battute fulminanti, con lo shopping e l’invasione americana di terra straniera. Forse così Allen si odia, mi sembra abbia usato le stesse cose per Tutti dicono I love you, ma è uno strano dejavù. Invece la parte insolita funziona, eccome!!! Supportato da un Owen Wilson usato al meglio come con Wes Anderson, ci immerge nella vita di uno scrittore prima, tra ambizioni e pagnotta, ha il mito della Parigi degli anni ’20 (tutti hanno un’epoca storica preferita, un luogo definito in cui viverla e sà chi voler incontrare, fateci caso). Ci finisce ogni volta a mezzanotte, trasportato dalla solita auto, presa in quel particolare posto, ma di giorno continua la sua odissea, tra la fidanzata, i suoi genitori ed alcuni suoi amici….ci arriva, ma non ci resta, ed è questa la cosa non detta da tutti!!!! A questo punto volevo mettere la spiegazione del quadro Adriana di Picasso da parte di Jil, lo scrittore, ma non la trovo in italiano.

Nelle nottate che trascorre incontra Scott Fitzgerald, Picasso, Hemingway, Cole Porter, ma l’incontro più bello è con Adriana, una musa forse, una che a letto conquista due o tre personalità di quel giro. Gli incontri più divertenti sono comunque con Dalì (il rinoceronte…) e con Bunuel. Strepitosi sia l’idea di consigliargli uno dei suoi film più famosi, sia l’atteggiamento del regista: “perché?”. Si innamora quindi, e lei riesce a portarlo, con la stessa modalità, ancora più indietro nel tempo, quando, finalmente, Allen ci fa ragionare. Non è tanto l’ispirazione, o il modo di scrivere, ma il non essere troppo legati al passato a salvarci. Per farvi pensare bastano le parole finali del post di Anna Nihil, e vi rimando al suo blog.

Ah, tutto è ambientato a Parigi, con una bellezza sottolineata nel lungo inizio, ma anche dall’incontro finale, che ho letto doveva essere quello con Carla Bruni, ma Woody ha scelto una ragazza ancora più adorabile.

Uscito il 02/12/2011. Voto: 8

5 pensieri su “Midnight in Paris

  1. non hai trovato il post su MIDNIGHTecc perché non l'ho mai scritto (riassumo un po' la trama nel post del 29/11, dedicato alla Cotillard)
    ahimé, lo confesso: sono PIGRO, pigrissimo e molti film li vedo ma non li recensisco

  2. Salve,
    augurandoti un buon Natale e un felice anno nuovo, ti invito a votare migliori film del 2012 sul mio blog. Nella pagina trovi anche il link per votare come "blogger cinematografico". Ovviamente, l'invito è esteso a tutti i blogger di cinema che non sono ancora riuscito a contattare e a tutti gli amanti del cinema.

    A presto!!!

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