Tim Burton – Da Frankenweenie (1984) a Nightmare before Christmas (1993)

Toh, Gegio si è rimesso a guardare film…In attesa della bassa stagione del blog ho fatto altro, come per esempio calcolare i voti dei bravi registi, perché da una Top 2500 si arriva anche a questo….

Frankenweenie. Una chicca trasmessa da Fuori orario, l’originale del film uscito quest’anno, quest’ultimo una rivincita, a quanto pare, del regista, che se l’è visto rifiutare dalla Disney…Si, lui lavorava lì, ancora prima della rivoluzione dello studio, e si annoiava forse. Frankenweenie è un cortometraggio horror che riprende il dottor Frankenstein, ma lo fa diventare bambino, e la creatura è un cagnetto. Già da qui, nemmeno al primo film importante, si capisce qualcosa del regista: atmosfere, cimiteri, effetti visivi, tutto sembra anticipare ciò che avremo visto più tardi.

Pee Wee’s big adventure. Ancora Fuori orario, ma con più impegno da parte del regista. Pee Wee è un piccolo idiota, un quattordicenne col corpo di un adulto che vive in un mondo tutto suo, con una risata irritante, i colori adatti, una casa automatizzata e una bicicletta piena di gadget. Tim Burton è disturbante, si sa, e non lo apprezzo proprio per questo, ancora di più quando la storia non è sua e quando ritrae un personaggio se non positivo almeno popolare. Io avrei fatto carte false per non affrontare Pee Wee, non mi fermerebbe nemmeno la scena finale, negli studios della Warner. Qui Burton conosce Danny Elfman.

Beetlejuice – Spiritello porcello. Ieri ho commentato da Bollalmanacco il suo post sugli horror dell’81, una quaterna veramente fenomenale, a partire da La casa. Nell’88 invece, ho letto dal Castoro, ci furono diverse storie di fantasmi, e Beetlejuice poteva essere lasciato indietro, se non fosse che il mondo inventato sia perlomeno accattivante e abbastanza coinvolgente. No, non sto parlando del bio-esorcista, o come diavolo si chiama, e nemmeno della bellissima Geena Davis, ma di una serie di invenzioni, come ciò che c’è dietro le porte, che ne fanno un bellissimo horror da ridere. Poi, volete mettere la giovane Winona Ryder? E la canzone di Harry Belafonte? Effetti visivi impressionanti per gli anni ’80.

Batman. Dopo la consacrazione nel post dedicato ai generi più bistrattati della Top 2500, avevo veramente voglia di affrontare questo film. Il dilemma è questo: meglio il Joker di Nicholson o quello di Ledger? Bella domanda, da un milione di dollari…e se separassimo l’attore del primo Batman dalla sceneggiatura del remake? Jack c’ha messo del suo, si vede dalla battuta sul danzare al plenilunio, ma anche Heath…Chi vince? Burton ha pensato ad una Gotham buia e complicata, ai colori vivacissimi del Joker, ma al di là di questo? Nolan c’ha messo un pò di introspezione, una bella trama, quindi…Ne esce un vincitore? Si, il botteghino…e pure Michael Keaton, a quanto pare, per tutti gli altri attori che dovevano intepretare l’uomo pipistrello, a partire da Daniel Day-Lewis (ma pure per Vicky non si scherzava: ci avreste visto Mia Farrow?).

Edward Mani di forbice. E’ così che inizia il mio rapporto con Tim Burton, nei lontani primi anni ’90. Ok, la discussione sulla normalità, ok, il conformismo dei giardinetti, degli uomini alle tagliaerba, di quelli che tornano alla stessa ora a casa, e le mogli, la Avon, le imprese da aprire, ma sono Johnny Depp e la Ryder (e pure sua madre nel film) a rendere tutto insopportabile, con una storia d’amore normale nell’anticonvenzionale. Ed Edward non è un freak troppo freak? Non ci vuole un pò di approfondimento nel come viene accolto a casa, in paese? E tutti i personaggi non vi sembrano solo abbozzati? E Tom Cruise, ipotizzato per il ruolo principale, non poteva così affossare la sua carriera e/o vincere l’Oscar?

Batman – Il ritorno. Pinguino, e per me siamo alla pari col Joker di Jack Nicholson. A dire la verità non ricordo tanto altro: sarà perché l’ho visto all’opera già alcune settimane fa, o perché il film è meno memorabile del primo della prima saga?

Nightmare before Christmas. Io amo Hayao Miyazaki, è una scoperta recente che mi mette in pace con l’animazione, finalmente, per la Pixar dipende da titolo a titolo e per la Disney è una vecchia questione di infanzia andata male. Cosa c’entra questo con Tim Burton? Non amo tantissimo l’altra animazione, ma sono obbligato ogni tanto a parlarne. Il passo uno (e ci metto pure la plastilina) è una tecnica affascinante, ma ciò che ne esce spesso non mi entusiasma. In questo caso è la storia, la trama a far la differenza, perché prendere i mostri di Halloween che rapiscono Babbo Natale è geniale, come Jack che scopre la felicità e i regali dell’occasione. Ecco, qui c’è del genio, perché solo una mente contorta come Tim Burton può pensare a cose del genere. E forse non ci voleva proprio un film colorato, solo toni di buio e di nero, come lui sa fare.

In Top 2500:

  • Frankenweenie in 2072a posizione
  • Beetlejuice 2471°
  • Batman 1110°
  • Edward Mani di forbice 578°
  • Batman – Il ritorno 573°
  • Nightmare before Christmas 424°

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5 pensieri su “Tim Burton – Da Frankenweenie (1984) a Nightmare before Christmas (1993)

  1. "The Nightmare before Christmas" è il mio preferito in assoluto. "Batman-Il ritorno" per me, è il miglior Batman di sempre, l'unico.
    Perché dall'84 al '93? Non era meglio arrotondare a 10 anni. Nel '94 ha girato Ed Wood che appare sotto il titolo del tuo blog! ;P

    • @ Anna: Ed Wood è oggetto del post che ho appena scritto, tra qualche ora lo vedrete. Aggiorno la copertina, questa volta con Peckinpah, perché sono intenzionato ad anticipare i post con un’immagine di coloro che sto guardando.
      @ Fede: Jack, per me è Jack, non salverei mai Edward.

  2. Per Giove, sono indecisa tra Edward e Nightmare before Christmas, non so quale preferire tra i due… Edward… no, Jack… no, Edward… no, Jack… Edward… dai, Edward… no, meglio Jack… il primo nome che mi viene in mente… tre… due… uno… Edward!

  3. Edward forever! Ma in realtà Batman mi piace da morire. Quello di Nolan è più cerebrale, e come dici tu più introspettivo, ma quello di Burton mi ha veramente comunicato l'atmosfera "batmaniana" e dopo tutti questi anni lo rivedo ogni volta che ripassa.

    • Esagerata!!! Ogni volta….Ma io sono più anormale dei personaggi di Tim Burton, quindi direi che ho già dato abbastanza, vedendomi quasi tutti i suoi film.

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