Django unchained

E dopo più di un mese si ricomincia a guardare film…

Sangue e “negri”, e forse Spike Lee aveva ragione: quante volte si usa quella parola? E’ quasi grottesco, anche se nel prefinale, allo spargimento di sangue più vistoso degli ultimi anni, Tarantino forse ha omaggiato il culto per Scarface, quando passa un brano rap che te lo raccomando. C’è stata una specie di rivalsa nelle sale, quando Jamie Foxx fa fuori tutti quei bifolchi?

Sarebbe effettivamente perfetto, specie se lo si è visto in sala, e fortunati coloro che se lo sono goduto coi sottotitoli, perché se la trama, le violenze, il sangue e la spiegazione dei punti più bassi e infimi del razzismo americano non sono stati mai così spiegati bene, rimane impressa la performance di Christoph Waltz. Parlo di performance, perché credo che Tarantino abbia solo appoggiato il dialogare dell’attore, ne sia rimasto sorpreso ed abbia lasciato girare. Non penso proprio abbiano tagliato su misura la parte per il vincitore dell’Oscar come attore non protagonista. Ma!!!! Se invece a sorreggere Jamie Foxx c’è tutta la trama, l’altro a emergere era Leonardo Di Caprio, uno che definire sfortunato per l’Academy è dir poco. Necessita assolutamente un aggiunta alla classifica degli attori che stancamente sto preparando, perché con/senza Titanic, con Inception, con altri filmoni del genere, il ragazzo si merita un certo impegno da parte mia, per rendergli almeno giustizia. Qui fa il cattivo, e che cattivo, un ricco bianco possidente che usa la frenologia per giustificare alcune robette, gentile forse, affabile, a modo, ma anche sputa violenza appena possibile. Non trascurate questo attore, perché ce lo dimentichiamo sempre.

La regia è eccezionale, forse Tarantino non ha mai avuto tanti mezzi e soldi, per non parlare delle idee. Dopo che l’avevo visto, a inizio anno, avrei scommesso qualche lira che la canzone di Elisa sarebbe balzata all’attenzione, ma è stato un fiasco, mentre il continuo andirivieni dei brani, dai traditionals al rap, passando per le canzoni moderne di protesta o di ispirazione, mi ha frastornato la prima volta, mentre poche ore fa non mi ha distratto abbastanza prima dalla lingua del dottore, poi dalla spiegazione di come erano ridotti in schiavi gli afroamericani, poi dalla violenza, che ha un epilogo divertente, ma forse non ci toglie dagli occhi tutto il resto.

E con questo film inizio ad usare le classifiche. Dal mio giudizio su ogni decina di film trarrò quello da salvare e portare avanti negli anni.

  1. Django unchained

Un pensiero su “Django unchained

  1. Anch'io mi aspettavo qualche attenzione in più nei confronti di Elisa ft. Ennio Morricone, in fin dei conti sono stati scelti da Tarantino e sentire una voce italiana in un film americano ci dovrebbe fare onore.

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