Romanzo di una strage

Vent’anni fa ero appassionato di quelle storie lì, ma sinceramente andavo più avanti, dopo la strage di Piazza Fontana. Ma è iniziato tutto lì, anzi, prima, con Borghese, anzi, con Gladio….Insomma!!!! C’è stato un periodo lucente della nostra democrazia??? Forse le elezioni del ’76??? Abbiamo parecchio sotto il tappeto, e la desecretazione dei documenti di Moro potrebbe aiutarci, e pure lui, interpretato da un grande Fabrizio Gifuni, ormai camaleonte del nostro cinema, è nelle trame, come personaggio riflessivo e indagatore, una costante che non mi piace vedere. E’ l’unico per cui avere nostalgia??? Pinelli fa un’ottima figura, Calabresi pure, ma è tutto quell’insieme di ruoli secondari a sconvolgere e a confondere: quanto abbiamo capito, oltre alla differenza tra rossi e neri? Marco Tullio Giordana ha fatto un’opera monster, una riduzione non facile che avrebbe richiesto almeno tre ore di durata, qualche piccolo spiegone magari e soprattutto il ricordo, sì, il ricordo di una strage che ormai troppi hanno dimenticato. L’avessero girato vent’anni fa io l’avrei guardato diverse volte, e poi mi sarei fatto un’opinione e sarei andato avanti altri due decenni a discuterne. Qualche giorno fa parlavo di Diaz, e dicevo che magari un certo cinema italiano era rinato, ma non avrei mai voluto questo sottogenere di film, perché ci sono almeno un paio di film che sono perlomeno inquietanti, ed uno di essi non ho mai finito di vederlo, tanto era lo schifo che descriveva.

  1. Il cammino per Santiago
  2. Marilyn
  3. Romanzo di una strage
  4. Men in black 3
  5. Dark shadows
  6. La mia vita è uno zoo
  7. Killer elite (2011)
  8. Margin call
  9. Rock of ages

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