Io sono Li

Vicino, anzi vicinissimo a Chioggia, e tanto non servivano i sottotitoli, ma per gli italiani questo ed altro. La Cina, d’ora in poi, pare ancora più vicina, ma è un rapporto di amore-odio, perché fa paura come potenza economica, provoca odio per ciò che non è, una democrazia, e anche perché non sempre sono bravi ad imitarci, anzi, ad imitare ciò che facciamo. Se ne parlava anche in Mozzarella stories, e qui viene fuori il ritratto di imprenditori ancora più spietati del dovuto. Dove sto io c’è già una piccola comunità, ma sorprende per come i cinesi si sviluppino dove pareva impossibile. A Chioggia sarebbero arrivati prima, perché in questo caso si immagina la presa dell’osteria, luogo sacro qui in Veneto, dove non si può che parlare dialeto, è un dovere più che essenziale. E’ un bel ritratto, ma per fortuna si va oltre, si arriva all’amore platonico tra un pescatore e una barista demotivata dal proseguire la cosa. Si, qui si può spoilerare, perché resterete inebetiti, fin verso la fine, dal luogo, dai paesani, dall’impossibile inserimento di una variabile impazzita nel contesto, ma alla fine si arriva ai coinvolgimenti sentimentali. Manca poco a questo film, ma per fortuna non ne potremo vedere un remake di Hollywood, sono piccole storie che nascondono qualcosa di più…A proposito, nessuno ha mai fatto qualcosa di più approfondito sui cinesi in Italia???

  1. Faust
  2. The lady – L’amore per la libertà
  3. Io sono Li
  4. Killer Joe
  5. Mozzarella stories

 

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