In time

Ma, rimuginavo, chi ha chiamato Justin Timberlake e Amanda Seyfried (uno splendore, devo ammetterlo) per In time? E quei colori, quei vestiti, non sono…Ah ecco, c’ho pensato e sono arrivato al motivo per cui l’ho registrato: Andrew Niccol. La storia sarà anche bruttina, ma Bonny and Clyde qui ci stavano meglio, ma santi numi, la fotografia, le scenografie, i costumi, le location, tutta la parte visiva è eccezionale, un’evoluzione di quella di Gattaca che andrebbe verificata su IMDB. A una rapida occhiata solo Coleen Atwood, ai costumi, era anche nell’altro film di Andrew Niccol, ma il resto della crew si tirava dietro delle liste fenomenali di film, più o meno memorabili per ognuna delle loro professioni. A peggiorare le cose ci pensa la quasi assoluta mancanza di tempo per riflettere su di esso: Niccol ha scritto un action movie, con la fascinazione dell’avambraccio, ma si è speso più volentieri per il resto dell’impianto, uno spettacolo per gli occhi.

2 pensieri su “In time

  1. Il problema è che è troppo asettico, molto più di GATTACA che ha un'apparenza fredda ma invece è estremamente emozionale. E poi, come dici tu, è una festa per gli occhi e gli attori sono bravi, ma la storia è bruttina!

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