Piede di Dio

Non credo ci siano tante altre commedie con protagonista il calcio, a memoria, anche se odio sia il cinema italiano, sia lo sport italico: mai praticato, neanche da bimbo, mai tifato, mai andato allo stadio, juventino per deriva, interista da Cooper a Mourinho, poi basta, ho dato abbastanza. Ogni tanto poi Sky chiama e mi chiede se sono interessato al relativo pacchetto…non so che farmene…Piede di Dio è poi un film italiano, con Emilio Solfrizzi, quindi mi chiedo perché registrarlo: era un periodo di magra? C’è veramente qualche eccezione alla regola? Due o tre cosette ci sono, in effetti: due donne mediterranee, una Rosaria Russo che ti chiedi perché l’hanno spedita in Puglia, e una bionda che ti chiedi se è dell’Est…No, c’è anche il ragazzo, diversamente abile, e con un’abilità che ne farebbe un grande, un piede da meraviglia, ma lui prima cerca il padre, poi un amico, poi, infine, il goal su rigore. C’è poi il personaggio di Solfrizzi, che si vede una deriva del calcio da casa alla tv, con la mitologia di Garrincha e dei mondiali del…2006? Bei tempi quelli, ma scorrono nella tv le immagini dello scandalo di qualche anno fa, che si ripete più o meno ogni anno, con forme e indagati diversi, un pò come le ispezioni al Giro d’Italia. C’è di che fidarsi quindi? C’è qualcosa a cui appassionarsi nel calcio? Si, le partite a calcetto nei campi sintetici, e, devo ammetterlo, anche nei campi in spiaggia, anche se gli animi si scaldano parecchio ogni volta, anche se ci si infervora per motivi per i quali mi incazzo notevolmente.

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