Marigold Hotel

E poi ti immagini le cose, o forse colleghi Bibliofilo ad un lido colorato per la pensione, ricordi una sua recensione…. Certo, neanche Filmtv mi ha fermato dal registrarlo, con due voti miserabili per loro e per il pubblico che segue il database. Altro film, quindi, altri perché. Non che non mi sia divertito, anzi, ma tutto stava non nel vegliardo single, ma nella brava Dench, non nel recuperare fili persi della trama, incrociati nel prefinale, ma nell’incredibile logorrea del giovane imprenditore, e pure nella bellezza delle ragazze indiane, e nei colori, nel casino, nei dubbi che ti portano a non giudicare un paese di oltre un miliardo di persone per gli sconvolgenti atti recenti…Due o tre idee c’erano, come quella di buttare degli inglesi in India, ormai in pensione, non sempre adatti o tolleranti, in un hotel in disuso gestito, si, da quello che era il protagonista di The millionaire. C’era molto di più da dire, c’era qualcosa da tagliare, ma soprattutto c’è da considerare l’intera filmografia di Bill Nighy, uno che ti passa di ruolo in ruolo con una semplicità da far paura, e non è tanto per la bravura, ma per il suo coinvolgimento come non protagonista in tante buone cose….Io gli darei uno schiaffone per il personaggio assolutamente secondario in quel bellissimo episodio di Doctor Who su Van Gogh, roba che ti taglia le gambe per il resto della serie.

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