Ah, ecco. Dopo Argo, con le considerazioni sul montaggio, ci voleva un film problematico sullo script: non che sia di ferro ferro, ma le idee si sovrappongono e si perdono facilmente, questo è il mestiere dello sceneggiatore, e ci vuole un pò più del minimo di sospensione dell’incredulità richiesto. I 7 psicopatici del titolo infatti si prendono dalla realtà e dalla fantasia, con una propensione per la prima, anzi piano piano scopri che esistono nella realtà, tranne uno, anzi, e un personaggio…C’è pure un supereroe da film crime!!! C’è pure spazio per cincischiare, tipo l’alcool per il personaggio di Colin Farrell, quindi anche per il Colin Farrell attore, e c’è un redivivo Christopher Walken, non esattamente in forma, ma comunque con un ruolo un pò più glorioso rispetto alla sua quasi ignobile recente filmografia. Io vi parlo di attori, e c’è anche Sam Rockwell, e dentro una storia dentro una storia, c’è sorta di metacinema che si interrompe con le sue cavolate. Magari merita una seconda visione, visto che sai come prosegue, e non mi interessa tanto il finale, ma come si evolve, perché c’è qualcosina che mi sono perso, senz’altro.