Jack Nicholson – Parte I

E’ una cosa urgentissima questo post!!!! Lascio perdere i miei feed su Feedly, dimentico per 4 minuti Facebook, e vediamo quanta tregua mi darà il mal di schiena. E’ un post a tempo, ma supera di già quello che avevo in mente e che vi andrò a riproporre subito: le playlist parziali di alcuni dei primi film di Jack (magari lo chiamerò sempre così).

Cinque pezzi facili. Un maledetto, a quanto pare. Ricco. Maledetto. Il finale è proprio da anni ’70, quelli ribelli, e forse Jack lo era, al pari di un Dustin Hoffman. Qui mi lascia però una ragazza piuttosto stupidotta, incinta, alla stazione di servizio, per andarsene in Alaska a rifarsi un’altra vita. Io vent’anni fa avrei detto che non c’era scampo da questo, ora sono un pò più responsabile, o forse tradizionalista, non lo so, ma uno così non può fuggire, specie se ha dietro di sè una famiglia così ben messa. Che poi, partire da un personaggio piuttosto malmesso, ed arrivare alla villona sull’isola, non è che sia di tutti i giorni…Torno sul divano….

Il Re dei giardini di Marvin. Si, è più bello di Cinque pezzi facili, ma prima vorrei sapere perché se metto due assi di legno sotto il divano poi sto peggio di quando non le metto…Misteri della fisiologia umana…Il film da una parte è più ribelle del primo, dall’altra ci sono situazioni che più borghesi non si può, infondo si parla sempre di soldi, ma ciò che ha attirato di più la mia attenzione è Atlantic city (che poi potrebbe essere la stessa di Boardwalk empire, e così si capisce che sono molto indietro con le serie), con delle scenografie, una serie di ambientazioni che tolgono il fiato. Non che sia alla ricerca di grandiosità, perché poi mi lascio fregare dagli occhi della ragazza, ma è un certo non sense a dominare, a frastornare per bene, ed è la cosa migliore del film. Jack qui è tutto perbenino, forse una delle poche volte, ma si introduce con un monologo veramente incredibil

  1. Il Re dei giardini di Marvin
  2. Cinque pezzi facili

L’ultima corvée. Ecco, un film di formazione, un’altro di ribellione, ed ecco che Jack torna nei suoi canoni abituali, almeno nel mio ciclo: beve, fa sesso, fa a botte, fa il ribelle, eppure è un marinaio che deve scortare un povero ragazzo neanche maggiorenne in carcere. Non mi è esattamente piaciuto, anzi, speravo di non voler vederlo (attenzione alla sequenza di verbi), ma per dovere di blogger, per capire ancora di più Jack, si fanno anche queste cose. A questo punto andrei a vedermi un pò la bio dell’attore, ma sottolinerei il fatto che Jack si faceva già il riportino coi capelli.

  1. Il Re dei giardini di Marvin
  2. L’ultima corvèe
  3. Cinque pezzi facili

Due uomini e una dote. Credo che quei due siano amici, intendo Jack e Warren Beatty, anche se è la seconda volta che becco il secondo a cazzeggiare alla grande, dopo Ishtar, e quest’altro film è una pura ingiustizia verso Hollywood. Ok, c’è da spiegare un decreto curioso sul matrimonio (Jack poi approfondirà col prossimo film del post), c’è un bellissimo modo per introdurre le tecnologie del periodo (anche qui Jack ritornerà sul fatto), ma il trio non funziona, non ti incolla alla tv, e mi sono trovato a disinteressarmi del finale. Mi chiedo se Beatty e lui hanno mai avuto una relazione simile, o se tale film sia nato proprio così…

  1. Il Re dei giardini di Marvin
  2. L’ultima corvèe
  3. Cinque pezzi facili
  4. Due uomini e una dote

Verso il Sud. Barba e capelli di una lunghezza impressionante, e non gli dicono neanche di tagliarseli. Una condanna a morte interrotta solo per aiutare una donna, con una legge che neanche vi spiego, a scavare in una miniera…Poi si innamorano, si rapinano a vicenda, etc etc. Non è proprio tra i migliori, ma è la seconda volta che si parla della gabbia del matrimonio con le assurde fattispecie legali, e Jack, con il suo vissuto, si dovrebbe essere divertito, anche se aveva il peso di dirigerlo.

  1. Il Re dei giardini di Marvin
  2. L’ultima corvèe
  3. Cinque pezzi facili
  4. Verso il Sud
  5. Due uomini e una dote

……..io finirei qui il post, perché non mi sono ancora distratto con Facebook, avrei voglia di leggermi un pò di notizie su Feedley, e il nervo preme, tanto da farmi sognare l’osteopata delle otto di sera. Magari con una maggiore autonomia, magari standomene disteso sul divano più a lungo…Intanto posto, poi scriverò qualcosa sui film.

Un pensiero su “Jack Nicholson – Parte I

  1. Jack, caro Jack…
    Uno degli artisti più completi che l'America ci abbia mostrato
    Nel 1977 non si finiva più di commentare il suo stile libertario (erano appena usciti QUALCUNO VOLO'ecc e GLI ULTIMI FUOCHI); mi sono giocate molte amicizie dicendo che mi piaceva molto
    prima o poi gli dedicherò un post, magari un postone

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