The wire – Terza stagione (-3×12)

Ebbene si, o aspetto le repliche di Sky Atlantic, o non saprò mai come finisce la terza stagione di The wire. Ci dormirò di notte, ve lo assicuro, ma come finiscono le vicende di alcuni personaggi, ma soprattutto qualche situazione inedita in tv, pare che debba immaginarlo e basta, a meno che nella quarta stagione non si recuperi con qualche spieghino. Si torna comunque nei luoghi dei delitti, anzi, visto il modo di dire inesatto, tornano buoni e cattivi, ma c’è anche chi mescola le carte, e ne esce un capo di polizia che pensa alla legalizzazione delle droghe, o qualcosa del genere: prima sventola questa intenzione, non lo prendi assolutamente sul serio, pensi che l’esperimento di unire spacciatori, drogati e volontari in tre zone del distretto duri il tempo di una retata, ma poi, piano piano, ti ricordi che nessuno ha affrontato così di petto l’argomento. Onore al merito. Invece pensi a quell’introduzione di Costantino della Gherardesca, su Dispenser, qualche annetto fa, in cui spiegava che ogni stagione ha un suo tema, ma qui, quale sarebbe? La politica? Si introducono quindi nuovi personaggi, e mi va bene, se ne confondono altri, cosa normale, e ne esce uno, forse due, vista la sborataggine di Omar, ma si segue sempre un filo, anche nella terza stagione c’è la lotta della squadra sgarruppata e connessa a Evon e Stringher, che però….Io vado di quarta stagione, sempre benedicendo Rai 4….

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