Addio Robin….

Ha attraversato metà della mia vita, se non oltre. Mi ha fatto ridere, ok, normale, mi ha fatto riflettere, ok, ma mi ha forse anche fatto piangere, forse a causa proprio del film dal quale ho preso la seguente scena. Come non collegare le due cose, come non pensare al suo Paradiso personale (anche se io sto ancora facendo i conti con quello lassù). Io per un post del genere non saprei da dove partire: Mork? Good morning Vietnam? L’attimo fuggente? O le battute, raccolte nelle Formiche? La scena è presa da Al di là dei sogni, la battuta che segue è per rinfrancarci, o per tentare di odiarlo per averci lasciati soli.

1163. Poi è venuta la marijuana… Quando fumi la marijuana poi vuoi correre in
macchina… Il vento ti scompiglia i capelli, ed il finestrino non è neanche
aperto! E quando ti ferma un poliziotto, tu mangi tutto quello che c’è nel
posacenere, poi ripassi la frase da dire: «C’è qualche problema, agente? C’è
qualche problema, agente?»e quando lui ti si avvicina, gli dici: «Da wagga
yagababa gaganawaka waka?»
Robin Williams.

Un pensiero su “Addio Robin….

  1. Ridere, piangere, riflettere, e anche spaventare (penso a Insomnia, One hour photo, Harry a pezzi). Ogni tanto partecipava anche a film senza senso, che magari si sarebbe pure potuto risparmiare – e risparmiarci. Ma era fatto così, prendere o lasciare. E ci ha lasciato tanta roba buona. Grazie, Robin.

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