La classe – Entre les murs

Ok, uno dei passaggi obbligati per uno che vorrebbe ancora definirsi cinefilo è il cinema francese: ho amato Francois Truffaut, mi sono fatto fuori quasi tutti i suoi film, ma ora il sistema è cambiato, e se cerchiamo di ridere con le commedie, dall’altra parte ti arrivano quelli che facilmente si definirebbero mattoni….Non in questo caso…Sappiamo tutti del sistema produttivo e delle sale francesi, qualcosa di invidiabile anche per Hollywood, ma c’è sempre dietro l’angolo La vita di Adele. Come affrontare tutto ciò? Buttandosi a peso, raccogliendo quindi qualche parere favorevole e ricordandosi di qualche accenno sparso qua e là che porta a registrare anche La classe. Oltre due ore di film, c’è da scriverlo, tutte parlate, e il livello di difficoltà si abbassa solo per l’età degli studenti, anche se a peggiorare le cose c’è il melting pot (da quanto non leggevamo questa parola…), che porta ogni classe di ogni scuola di ogni città di ogni paese ad avere degli scambi culturali più o meno proficui. Qui sono tutti adolescenti, agitati, col mondo che gli casca addosso, con la storia dell’aggregazione ai gruppi, e c’è un insegnante, sempre lo stesso per semplicità, che comunque ad un certo punto ti porta a non tifare per lui….Lontano è L’attimo fuggente, è una botta di realtà che solo un disincantato come me può apprezzare, perché a vent’anni ti guardi Robin Williams, a 43 ti accorgi che, avendo dei figli, i problemi sono le comunicazioni con la scuola…Non è il mio caso, tutto in me porta a vedere il lato grigio delle cose, ma anche ad apprezzare questo cinema francese.

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2 pensieri su “La classe – Entre les murs

  1. Robin Williams (ahimè) non c'è più e la scuola descritta nell'ATTIMO FUGGENTE è lontanissima dalle nostre (dove l'energia dei docenti è spesa per lo più in liti e beghe, in una avvilente guerra tra poveri)
    LA CLASSE è un docufilm ben riuscito, anche spesso il ritmo si affloscia

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