Federico Fellini – Parte II

E’ stata dura finora, non credevo che il regista avesse sperimentato, prendendosi delle pause dalla narrazione, andando in cerca di argomenti non immediatamente comprensibili.

Giulietta degli spiriti. Un film per la moglie ormai matura. Ho perso comunque il filo, e ricordo solo la Milo che le mostra. Ah, mi avrebbero scannato anni fa per questo commento, ma sinceramente ho capito il sovrannaturale, la tresca, la voglia di riscattarsi o di vivere della protagonista. Ma io sono abituato a Amarcord, e al tema di Nino Rota, e a Giudizio se volete, non alla fantasia del regista in nuovi film….Un nuovo film è solo quello che non hai ancora visto, nient’altro, e può avere anche 50 anni che mi può meravigliare comunque. Io l”avrei sposata la Masina, sappiatelo….

Fellini Satyricon. Quanto sono durato, 10 minuti? E’ che io sono a corto di mitologia greca, o quello che è, e vado a destra anche con l’ignoranza, che la battuta sessista di cui sopra non bastava, evidentemente. Dov’è Rota, dove sono Flaiano o Guerra? Perché impegolarsi in queste cose? Naturalmente non lo salverò, ma pensavo che fosse più avvicinabile, non una botta da 10 minuti e via. E’ il caso di dire che sarà dura anche solo ascoltare i podcast, ragiono a questo punto dell’impresa.

I clowns. Perché impegolarsi anche qui, perché una storia di pagliacci francesi quando fai un film ogni tot anni? Sei già maturo, avevi un’aspettativa di vita più corta della nostra (ma penso a De Oliveira che ha rubato gli anni a tanti), e non dirmi che avevi pensato che dopo aver firmato quasi nascondendoti diversi film nel Dopoguerra, avresti avuto vita facile. No, non ti rimpiango per questo documentario, assolutamente.

Amarcord. Ecco, perché finora hai svicolato, e te ne esci con i tuoi ricordi, “io mi ricordo”, con quel genio di Tonino Guerra al tuo stesso tavolo di scrittura. Hai vinto l’Oscar, ed io mi pongo dalle stesse parti dell’Academy, che ogni tanto c’azzecca. Certo, ad un certo punto pensi anche a L’albero degli zoccoli, per la proiezione in America, cosa vuoi che vadano a capire le inflessioni dialettali, il pataca e la Gradizca. Ma il Rex, o la neve, o la nebbia, o la tabaccaia…di chi era sta roba qua? E’ roba del tuo sacco, o….Uno dei miei ricordi: è il primo film da me visto del regista, e spero ancora in qualche bis….

Il Casanova di Federico Fellini. Per inciso, è Donald Sutherland ad interpretarlo, con ambientazione e dialetto veneziano. Poi ci sono i costumi, il parrucco, le scenografie, ma santi numi, è una faticaccia anche qui, ed infatti ho mollato a metà. Che diavolo sperimenti ancora? Io ci parlo con te, ma te ne sei andato da oltre vent’anni, anche se forse non bastano i podcast per conoscerti. Io ci provo ancora con te, altri 5 film, ma datti una regolata che la Giulietta ti bastona altrimenti, dacci altre storie semplici, per favore….

Un pensiero su “Federico Fellini – Parte II

  1. ah, che grande film è AMARCORD…
    io sono bolognese e i romagnoli non mi sono particolarmente simpatici; ma avrei tanto voluto vivere a Rimini negli anni 30

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